IL MILAN CADE CON LA JUVE MA RIMANE SEMPRE IN TESTA

Sorpasso, sorpasso, sorpasso. Macchè sorpasso! L’Inter ha perso a Genova e il Milan è rimasto in testa a +1 sui cugini. Insomma, non è successo (quasi) niente, anche se la capolista ha perso in casa. La sconfitta contro la Juve ha detto che il Milan non è quella squadra imbattibile di cui eravamo abbastanza certi. Dopo 27 partite utili, si può anche perdere, ma si è capito che Pioli ha bisogno di qualche uomo in più, specie a centrocampo dove ha dovuto giocare Calabria, un terzino che ha pure segnato. La Juve, nonostante le assenze per Covid di Cuadrado e Alex Sandro, aveva una panchina di maggior qualità e ha vinto. E l’Inter, che ha perso a Genova, deve ora andare a Roma contro i giallorossi, terza in classifica. Perderà ancora terreno ? Piuttosto, la vittoria sarà salutare per i bianconeri, passati da -10 a -7 con una partita in meno. Uno straordinario Chiesa (due gol e un palo) e un Dybala in ripresa hanno stroncato il Milan, dopo un primo tempo equilibrato. Una grossa iniezione di fiducia per i bianconeri. Candreva e Keita, ex terribili, hanno fatto la festa all’Inter che doveva raggiungere il Milan e invece adesso rischia di essere di essere acciuffata dalla Roma, prossimo avversario. Il difensore De Vrij aveva riaperto la partita, ma l’Inter -pur avendo dato l’assalto alla porta del (quasi) imbattibile Audero- non è riuscita a scatenare il proprio attacco atomico, anche se nel finale è entrato Lukaku. Interrotta la serie di otto vittorie consecutive, i critici si accaniranno contro Conte che non ha più nemmeno l’alibi della Champions. “Partita strana, penso meritassimo qualcosa in più. La Dea bendata si è dimenticata di noi” ha detto il mister nerazzurro. Ma il campionato è ancora lungo, la Sampdoria ha vinto, tornando in auge dopo due sconfitte. E’ stata, con il Milan, l’unica squadra in grado di battere l’Inter. Gita della Roma a Crotone, dove ne ha fatti tre solo nel primo tempo, con Mayoral (doppietta) protagonista. La vittoria è stata dedicata a De Sanctis, che ha avuto un brutto incidente d’auto. La difesa calabrese sempre peggio (ora i gol subiti sono 38) e l’ultimo posto. La squadra di Fonseca invece è sempre più terza, ha adesso quattro gare all’Olimpico (compreso il derby), ma la sfida all’Inter sarà cruciale per i giallorossi. Male il Napoli. Petagna, in assenza di Mertens e Osimhen, aveva dato un vantaggio importante agli azzurri: dopo il passo falso dell’Inter, la squadra di Gattuso era in vista dei posti che contano in classifica. Lo Spezia, grazie anche a Provedel, ha dato filo da torcere al Napoli e ha pareggiato con un rigore di Nzola. Nemmeno l’espulsione di Ismajili ha permesso al Napoli di vincere. Anzi, la squadra di Italiano, in dieci ha raddoppiato con un gol di Pobega dopo un palo di Nzola. La sconfitta di Bergamo (scontata per la miglior condizione dell’Atalanta) sembra essere fatale per Liverani: si è detto del ritorno di D’Aversa. Resta il fatto che il Parma è davvero nei guai. L’Atalanta invece è decisamente quella dei tempi belli: gioco, gol, ambizioni. Dopo Muriel, gol di Zapata appena entrato e di Gosens. Ora la classifica (una partita in meno) sorride alla squadra di Gasperini. Gomez: chi era costui ? I miracoli di Ballardini sono finiti. Boga aveva rotto l’equilibrio per il Sassuolo e il Genoa era riuscito a pareggiare con un gol arrivato dall’Uzbekistan e segnato da Shomudorov. Raspadori ha rimesso le cose a posto. Sassuolo con vista Europa. Il Verona fa solo gol bellissimi. Dopo la magica rovesciata di Zaccagni, un sinistro eccezionale di Dimarco ha spezzato l’equilibrio a Torino, dove il Verona ha dimostrato di essere in forma. Ma i granata hanno pareggiato con Bremer. Belotti, molto utile, non segna da quattro gare. Giampaolo e i torinisti hanno fatto un passetto avanti perchè in coda hanno perso (quasi) tutti. “E’ un’Atalanta in miniatura” ha detto Giampaolo del Verona. La Lazio si è rimessa in corsa con la vittoria sulla Fiorentina, che non ha ripetuto l’impresa di Torino con la Juve. Caicedo e Immobile (anche un gol annullato) hanno firmato il successo biancoceleste. Troppo tardivo il punto viola di Vlahovic. Al Cagliari (per adesso) non è servito il ritorno di Nainggolan. Il Benevento, che aveva dato segnali positivi già contro il Milan, dopo aver subito il gol n.10 di Joao Pedro, in pochi minuti ha ribaltato il risultato con il sardo Sau e Tuia. La squadra di Di Francesco non vince ormai da nove gare, Nandez verrà squalificato, la classifica si è fatta pesante e la difesa rossoblù è fra le più battute. I sanniti di Inzaghi ormai vanno verso una tranquilla salvezza. L’Udinese era riuscita a pareggiare a Bologna, ma poi i rossoblù hanno riacciuffato il vantaggio. Arslan ha evitato la terza sconfitta consecutiva per i friulani (tre punti in cinque partite) che hanno giocato un gran secondo tempo. La squadra di Mihajlovic ha totalizzato cinque pareggi consecutivi.

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