ROMA (ITALPRESS) – Pur incrementando il bilancio della Difesa anche nel 2025, il governo laburista del Regno Unito riduce le proprie capacità operative togliendo dal servizio attivo aerei, elicotteri, droni e navi.
Ultimi della serie di tagli, dal 1° aprile la Royal Air Force si ritrova senza caccia Eurofighter Typhoon Tranche 1 che dagli inizio del 2000, ossia da quando sono entrati in servizio, hanno volato meno del previsto (circa 2500 ore a velivolo): dei 53 in dotazione all’aeronautica britannica 1 è stato perso, 3 non sono più operativi per danni, e dei restanti 49, 4 saranno impiegati fino al 2027 nella difesa aerea delle Isole Falkland, 10 saranno smontati per recuperare pezzi di ricambio per la flotta di Typhoon Tranche 2 e Tranche 3 secondo quanto previsto dal programma “Reduce to Produce”, 17 verranno smantellati, 12 attenderanno negli hangar di essere demoliti, 4 saranno destinati alle scuole volo per l’addestramento dei piloti, e 2 finiranno sul mercato per la vendita (Grecia e Ucraina avrebbero avanzato proposte per l’acquisizione).
A conti fatti oggi la RAF avrebbe un centinaio di Typhoon oltre ai 48 F-35B che sono impiegati a bordo delle portaerei. La flotta aerea dovrebbe essere integrata anche da un buon numero di F-35A, in attesa che si concretizzi il programma GCAP, con Italia e Giappone, per i velivoli di sesta generazione.
La Royal Navy, di contro, perderà 5 unità, tra cui le navi da assalto anfibio (LPD), HMS Albion e HMS Bulwark, che dovrebbero finire in Brasile entro la fine di quest’anno. Un affare per il governo britannico che risparmierà così oltre 10milioni di sterline annui per il mantenimento. Ma le truppe anfibie si ritroverebbero senza le piattaforme idonee a svolgere la propria azione dal mare.
I tagli in atto a Londra rientrerebbero nella necessità di concentrare le risorse su piattaforme più avanzate, anche se molti sostengono che con aggiornamenti mirati, soprattutto i Typhoon sarebbero potuti essere utili ancora per qualche anno.
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