PALERMO (ITALPRESS) – Sarà un 360esimo festino di Santa Rosalia atipico. Superata l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus, Palermo si prepara a giungere alla celebrazione della santa patrona cercando di districarsi all’interno di un contesto fitto di regole e misure per evitare i contagi. Il Festino 2020 si aprirà alle ore 17 del 10 luglio col concerto delle campane della Cattedrale per concludersi il 15 luglio alle ore 19 con la solenne Santa Messa pontificale, con la benedizione papale e annessa indulgenza plenaria, presieduta da monsignor Corrado Lorefice. Il momento principale sarà tradizionalmente la sera del 14, quando alle 22 andrà in onda contemporaneamente su diverse emittenti televisive locali e nazionali il film “Palermo Sospesa-il Festino che non c’è”, realizzato dalla sezione siciliana del Centro Sperimentale di cinematografia, la cui direttrice artistica Costanza Quatriglio curerà la regia.
“Un racconto che intreccia itinerari e suggestioni di uomini e donne che abitano i luoghi di una Palermo sospesa – ha spiegato la regista nel corso di una conferenza stampa in Curia -. La sacralità dell’attesa, le lingue del mediterraneo, le voci e le strade di una città plurale rinata dalla peste, dove il quotidiano, il sacro e il mito sono intimamente connessi al culto della sua Santuzza”.
Per l’arcivescovo Lorefice “è un momento particolarissimo che ci ha visti nella massima trepidazione, nella separazione, nella precarietà. Rosalia interviene sempre come donna che ci assicura che anche questi momenti così tristi fanno parte di una realtà molto più ampia che è di vita e di speranza”.
Presente alle conferenza stampa di presentazione del Festino 2020 anche il sindaco, Leoluca Orlando: “Festino 2020, Palermo sospesa, c’è un festino che non c’è; questo è il senso della nostra devozione per Santa Rosalia ed è nel segno di un’inquietudine. Un’inquietudine che è conferma d’amore e che ti invita ad avere cura ed a prevenire. Questo festino 2020 – ha spiegato Orlando – sarà il più globale della storia dei festini a Palermo; perchè sarà diffuso in tutto il mondo è sarà un’occasione per far sentire palermitani anche coloro che non conoscono Palermo; anche coloro che vivono in continenti lontani”.
Il senso di questo progetto collettivo è stato spiegato dall’assessore alle CulturE Adham Darawsha che ha ricordato come “quest’anno il mondo si è scoperto fragile, vulnerabile, impaurito. Gli ultimi mesi hanno messo a dura prova il senso di comunità delle nostre città e della nostra società. Questo momento ci ha imposto di fare scelte inevitabili”.
Nel corso della conferenza stampa è stato anche presentato il programma delle manifestazioni religiose, illustrato dal parroco della Cattedrale don Filippo Sarullo, caratterizzate dall’assenza della tradizionale messa a Palazzo di città (che sarà sostituita da un momento di “affidamento della città alla Santa” che si svolgerà nella cappella di Santa Rosalia a Palazzo delle Aquile) e della processione (sostituita da un momento comunitario sul sagrato della Cattedrale).
(ITALPRESS).
“Il Festino che non c’è”, Palermo celebra Santa Rosalia con un film
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