Faites vos jeux. Un elegante croupier di un casinò recita la sua formula “magica”. Il tempo che la pallina termini il suo giro e cada in uno dei 37 settori numerati. Il sogno è sempre lo stesso: indovinare il numero fortunato. È l’adrenalina della roulette, un gioco che non tramonta mai e che affonda le sue origini al tempo dei romani.
La roulette prima della roulette
Pare che i soldati romani, nei momenti di riposo, usassero la ruota di un carro da guerra rovesciato su un lato per giocare. Una freccia veniva inserita nella ruota mentre a terra erano tracciati dieci spazi. Lo spazio su cui si arrestava la freccia definiva il nome del vincitore. I greci, anziché la ruota da carro, utilizzavano uno scudo.
L’origine della versione più moderna non è conosciuta, di sicuro la roulette è un mix di giochi diversi ma all’apparenza simili. Ogni cultura ha aggiunto un dettaglio, plasmando quel passatempo che ancora oggi appassiona giocatori abituali, gente desiderosa di poter vincere un gruzzoletto o semplicemente persone con l’aspirazione del puro divertimento.
Ad avere regalato ai casinò la roulette come attrazione principale sono stati i francesi, partendo da due svaghi nazionali: l’hoca e il portique. Gli storici indicano addirittura una data precisa per la sua nascita, il 1716, e una città, Bordeaux.
La roulette ai tempi di internet
Come ogni cosa, anche la roulette si adegua ai tempi di Internet. L’evoluzione più recente ci parla della roulette online, un gioco che si può praticare in qualunque momento da casa, con un pc e una connessione. Chi non ha dunque la possibilità di recarsi in un casinò o in una sala da gioco reale può cimentarsi sul web in questa divertente sfida al tavolo virtuale.
Il linguaggio della roulette
I francesi non solo hanno inventato le regole ma ne hanno anche imposto il frasario tipico. L’apertura del tavolo viene salutata dall’inconfondibile frase pronunciata dal croupier: “faites vos jeux”.
Con “rien ne va plus” invece viene decretata la fine delle puntate. E mentre la pallina gira, ecco che lo stesso croupier, dichiara: “les jeux sont faits”, per intenderci che i giochi sono fatti, non si torna indietro, ed è tutto in mano al destino.
La roulette in giro per il mondo ha la stessa identica liturgia. L’unico distinguo è negli Stati Uniti, dove invece delle classiche 37 caselle ne annovera una in più, portando il numero delle sezioni a 38 con l’aggiunta del doppio zero.
La regole della roulette
Le regole del gioco della roulette sono semplici. Il giocatore può optare per i “chances simples”, che in caso di vittoria restituiscono una volta la somma puntata, oppure se intende sfidare la sorte può decidere per combinazioni più complesse: come il “plein”, con cui si vince 35 volte la somma puntata, il “cheval” con cui si vince 17 volte la somma, il “transversale pleine” con cui si vince 11 volte o ancora il “carré” con cui si vince 8 volte.
Non esiste un sistema o una tecnica che garantisca una vincita sicura, nonostante qualcuno si sia avventurato in studi che hanno tentato di scardinare il fattore principale del successo, ovvero la buona sorte.
Ogni giocatore fa i conti con la sua buona stella, tentando la fortuna. Una dea bendata che in qualche caso ha dato il suo bacio a qualche fortunato. Come accadde nel 1873, a Montecarlo, con un anonimo meccanico che in una settimana conquistò la somma di 1,5 milioni di franchi.
In Italia resta, invece, famosa la storia di Richard Jarecki, che nel 1969 sbancò il casinò di Sanremo, vincendo in un solo giorno oltre 120 milioni delle vecchie lire. Sospeso per due settimane dal casinò forse per il sospetto di una truffa, al suo ritorno continuò a vincere, conquistando in poche settimane un bottino di 600 milioni di lire.