IL CONSIGLIO REGIONALE RICORDA FAUSTO CORACE

Il Consiglio regionale della Campania stamane nell’aula ‘Giancarlo Siani’ ha ricordato a cinque anni dalla scomparsa la figura di Fausto Corace: segretario regionale del Psi della Campania, assessore comunale di Napoli all’urbanistica della Giunta Valenzi e poi consigliere regionale dal 2000 al 2010. Il presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio ha ricordato il contributo di Corace nella politica regionale con l’approvazione della legge sulla dignità sociale, come la norma che ha introdotto la doppia preferenza di genere nella legge elettorale campana. Se abbiamo tante donne in Consiglio – ha detto D’Amelio – lo dobbiamo anche a lui”. “Una doverosa iniziativa per ricordare una figura di riferimento per i socialisti e per la Regione Campania”, il commento invece del Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, Vincenzo Maraio. “In un momento in cui c’è decadimento dei valori politici, una crisi di rappresentanza di fondo a tutti i livelli, un’antipolitica e una demagogia dilagante, ricordare figure come Fausto Corace sono anche un monito per la politica attuale per fare un salto di qualità e cominciare di nuovo a riprendere la cultura e la difesa dei valori e la valorizzazione di quelli che sono i contesti sociali più importanti “. Stefano Caldoro, capo dell’opposizione in Consiglio regionale, ha ricordato Corace “per la correttezza e la serietà dei rapporti accompagnati da una grande lucidità di lettura dei fatti politici”. Il capogruppo di ‘Campania Libera-Psi-Versi’, Francesco Emilio Borrelli, ha commentato: “Mi ha colpito la sua figura perchè era una persona sempre sorridente, un fatto raro. E poi era uno che non si lamentava mai. Una persona assolutamente priva di malanimo e livore”. Conclusioni affidate al segretario nazionale del Psi, Riccardo Nencini. “Fausto Corace è stato la terza persona che ho conosciuto di Napoli, dopo Stefano Caldoro e Domenico De Masi”. Nencini ha poi ricordato il contributo di Corace per l’approvazione della preferenza di genere nello Statuto della Regione Campania, ma anche “per la prima proposta di legge sul reddito di cittadinanza, che era molto diverso da quello che propone oggi il governo, e per l’inserimento, nel 2006, delle unioni di fatto nello Statuto regionale della Campania, che poi io contribuii ad inserire nello Statuto della Regione Toscana: la cosa non passo sul piano giuridico ma ebbe conseguenze politiche che hanno reso l’Italia più civile e più libera. Corace – ha proseguito Nencini – era un uomo diverso, aveva una ironia tagliente, molto british, era un uomo colto, con cui era ancora possibile parlare di politica”. 
(ITALPRESS).

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