Il Carrier Strike Group francese conclude il primo dispiegamento in Indo-Pacifico

ROMA (ITALPRESS) – Anche la Francia ha ultimato la Missione Clemenceau 25, il primo dispiegamento operativo del suo Carrier Strike Group in Indo-Pacifico. Il gruppo aeronavale francese, formato dalla portaerei Charles de Gaulle, con a bordo 22 caccia Rafale-M, 2 E-2C Hawkeye, 2 elicotteri AS365 Dauphins e 1 elicottero NH90, dal cacciatorpediniere FS Forbin (D620), le fregate FS Provence (D652) e FS Alsace (D656) e l’unità rifornitrice FS Jacques Chevallier (A725), era subentrato a dicembre a quello italiano, composto dall’ammiraglia Cavour, dalla fregata Alpino e dal pattugliatore Montecuccoli dislocato in Oriente da giugno a ottobre 2024, e dopo cinque mesi ha iniziato la navigazione per rientrare in Patria. Al suo posto, per il criterio di alternanza, andrà la Royan Navy britannica con la Prince of Wales. A supporto del CSG ci sono due aerei da pattugliamento marittimo (MPA) Atlantique 2 della Marina francese con base a terra, che durante il dispiegamento hanno stazionato in Indonesia, Filippine, Giappone e Singapore.

Secondo indiscrezioni, la Francia avrebbe inviato in Indo Pacifico anche un sottomarino a propulsione nucleare. Il Carrier Strike Group francese nel corso della sua permanenza nella regione ha approfondito i legami con le forze statunitensi e giapponesi partecipando alle esercitazioni La Perouse 25, l’esercitazione multideck Stati Uniti-Francia-Giappone Pacific Stellar 2025 e un’esercitazione di attività di cooperazione marittima (MCA) con le Filippine. E prima di incanalarsi nel Mar Rosso, per tornare in Mediterraneo, la De Gaulle e le unità di appoggio svolgeranno un’esercitazione (denominata Varna) con la marina indiana.

“La missione Clemenceau 25 – hanno dichiarato le autorità francesi – simboleggia l’esperienza della Francia nel campo della sicurezza militare e marittima, la sua capacità di proiettare la propria potenza e il suo ruolo di leader europeo. Ed è anche un modo per mostrare la libertà di navigazione che è al centro del multilateralismo che tutti noi promuoviamo come Paesi europei”.

Durante la Pacific Stellar, gli F/A-18 Superhornet statunitensi della USS Carl Vinson (CVN-70) e i Rafale-M della Charles De Gaulle hanno effettuato appontaggi incrociati sui ponti. La portaerei francese ha infatti capacità di ospitare i velivoli statunitensi in quanto è dotata di catapulta e di attrezzature per l’arresto statunitensi; i Landing Signal Officers (LSO) della Charles De Gaulle poi si addestrano per due anni negli Stati Uniti, acquisendo familiarità con la direzione degli aerei della US Navy. L’interoperabilità tra la marina statunitense e quella francese comprende anche la logistica e il supporto: durante Pacific Stellar, la Francia ha utilizzato il processo di Acquisition and Cross Servicing Agreement (ACSA) per acquisire dalla Carl Vinson le parti necessarie per un E-2C Hawkeye imbarcato sulla Charles De Gaulle, consentendo al velivolo di tornare allo stato operativo.

Il previsto transito in Mediterraneo del CSG francese dovrebbe avvenire nella prima metà di aprile, in concomitanza con lo svolgimento dell’esercitazione della Marina Militare italiana “Mare Aperto” (probabile un incontro tra le unità italiane) e il transito del CSG britannico che sarà impegnato in una interazione (MedStrike) con il gruppo italiano.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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