Il calcio pronto a ripartire “Segnale per il Paese”

Il mondo del calcio festeggia. L’annuncio del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è una boccata d’ossigeno per tutto il movimento e non solo perchè la ripartenza della serie A fissata per il 20 giugno “rappresenta un messaggio di speranza per tutto il Paese – il commento del presidente della Figc, Gabriele Gravina – Sono felice e soddisfatto, è un successo che condivido con il ministro e con tutte le componenti federali. Il nostro è un progetto di grande responsabilità perché investe tutto il mondo professionistico di Serie A, B, C e, auspicabilmente, anche la Serie A femminile”. “Uno sbocco positivo dopo quanto accaduto negli ultimi tre mesi”, sottolinea all’Italpress Cosimo Sibilia, numero uno della Lega Dilettanti e vicepresidente federale. “La questione sanitaria ci ha condizionato, ma mi sembra che le componenti della Federcalcio siano oggi arrivate a condividere questa scelta di ripartire. Ora dobbiamo fare le riforme necessarie”. “Abbiamo affrontato con coerenza, determinazione e spirito di servizio – le parole di Paolo Dal Pino, presidente della Lega di serie A – un periodo straordinario, complesso e pieno di ostacoli e pressioni, lavorando sempre con un solo pensiero: il bene del calcio e la difesa del suo futuro, che per la Serie A deve significare tornare a essere il campionato più bello del mondo. Solo con questo spirito riusciremo a ripagare la passione e l’entusiasmo dei milioni di tifosi che seguono il nostro sport”. Scalda i motori anche la serie B che “potrà ripartire il 20 giugno in linea con quanto avevamo deliberato e di questo ringraziamo il ministro Spadafora per il grande lavoro svolto – annuncia Mauro Balata, massimo dirigente della Lega di B – Abbiamo sempre apprezzato l’attività portata avanti dal Governo in queste settimane, impegnato per la ripartenza del calcio e noi abbiamo contribuito perchè ciò avvenisse”. “Finalmente si riparte – è soddisfatto anche il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi – E’ incoraggiante: se oggi possiamo ripartire è perchè ci sono segnali positivi per quanto riguarda la pandemia e ora speriamo di proseguire su questa strada, sperando di ricominciare a parlare di gol, rigori, calci d’angolo. La gente ne ha bisogno anche dal punto di vista psicologico”. “Siamo tutti contenti perchè c’era la volontà e la voglia di ripartire”, chiosa il presidente dell’Assoallenatori, Renzo Ulivieri.
(ITALPRESS).

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