MILANO (ITALPRESS) – Nonostante i progressi degli ultimi anni, gli italiani continuano ad avere difficoltà a svolgere correttamente la raccolta differenziata. E’ quanto emerge da una ricerca demoscopica svolta da OnePoll per DS Smith. Secondo la ricerca, oltre due terzi degli italiani (73%) non è sempre a conoscenza di quali rifiuti possano essere effettivamente riciclati. Il 40% del campione, inoltre, ammette di aver gettato del materiale riciclabile nell’indifferenziato, generando un danno potenziale – dovuto al mancato riciclo – pari a circa 390 milioni ogni anno. La ricerca evidenzia che due terzi (65.5%) dei consumatori getta un rifiuto nell’indifferenziato quando non è sicuro del contenitore corretto, adottando un atteggiamento di estrema prudenza. Solo un italiano su 4 (25%) ha invece ammesso di non aver differenziato nell’ultimo mese un rifiuto che potesse essere riciclato; più numerosi invece (36%) i connazionali che adottano questo comportamento su scala più sporadica. La motivazione di questo comportamento è l’assenza di informazioni chiare in etichetta (45%), la presenza di imballaggi composti da più materiali (poliaccoppiati, 33%) e la contaminazione con altri tipi di rifiuti (23%). Secondo DS Smith, questo fenomeno, chiamato “riciclo prudente”, impedisce il riciclo di circa 9,1 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno. Al contrario, il 17,8% degli italiani differenzia rifiuti che non sa se potranno essere riciclati, e Il 46% afferma di averlo fatto almeno una volta. Tra le motivazioni, la convinzione nel voler riciclare il rifiuto (41%), anche se non materialmente possibile, la disattenzione (33%) e la mancata informazione sul corretto conferimento (29%). Il 60% del campione ha anche affermato di aver differenziato almeno una volta rifiuti con residui di cibo o bevande, che compromettono il corretto avvio a riciclo.
Questi due fenomeni hanno in realtà una radice comune: la mancanza di informazioni chiare sugli imballaggi in merito al conferimento dei rifiuti. Il 54% degli italiani afferma che gli imballaggi non riportano informazioni dettagliate in merito al conferimento, mentre il 40% ne denuncia addirittura l’assenza. Tocca invece un numero minoritario di rispondenti la mancanza – o l’assenza – di informazioni sulla raccolta differenziata da parte delle società di raccolta (rispettivamente al 15% e al 12% dei casi).
(ITALPRESS).
Il 40% dei rifiuti riciclabili in Italia finisce ancora in discarica
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