I “MITI MEDITERRANEI” IN MOSTRA A PALERMO

Nella foto una delle sculture di Alba Gonzales a villa Malfitano, a Palermo

Diciannove sculture, di grandi e medie dimensioni, lungo un percorso che rievoca i miti della classicità, accompagnando i visitatori in un viaggio simbolico e ideale. E’ la mostra “Miti mediterranei” di Alba Gonzales, promossa e realizzata dalla Fondazione Cultura e Arte, e organizzata da Civita Sicilia, visitabile dal 25 maggio al 30 settembre nel parco della Fondazione Giuseppe Whitaker, a Villa Malfitano, a Palermo.

“Chiunque si trovi di fronte ad una di queste opere non può che rimanere sedotto o sorpreso – sottolinea Emmanuele F.M. Emanuele, presidente onorario della Fondazione Cultura e Arte, che ha voluto questa mostra -. La grazia delle forme e delle linee, la plasticità dei movimenti, gli atteggiamenti sensuali, ma mai volgari proprio delle sue sculture, la volgarità e la corruzione dei costumi è anzi ciò che l’artista intende negativamente registrare e denunciare, sono la cifra stilistica più evidente della Gonzales, che incredibilmente riesce a sortire questi risultati forgiando la materia senza partire da un disegno o un progetto preparatorio. La sua è un’arte spontanea, immediata, fruisce dalle sue mani e dalla sua anima, che sono un unicum, e che diventano a loro volta un tutt’uno con il mezzo, il bronzo, scelto anche perché potenzialmente eterno, come lo sono le opere e le questioni esistenziali che esse interpretano”.

“Ho voluto raccontare i miti attraverso un linguaggio, che affascini e che sia comprensibile per tutti – spiega Alba Gonzales -. Le mie sculture nascono per comunicare: sono come degli attori che salgono su un palco trasmettendo energie e sensazioni”.
“Alba Gonzales – come scrive nel catalogo della mostra il curatore Gabriele Simongini – appartiene alla schiera sempre più ristretta di scultori nell’autentico senso del termine e in particolare spicca per l’aspirazione a dire tutto, interamente e senza filtri intellettualistici, attraverso la forma che è per lei, essenzialmente, forma del corpo umano inteso come tempio dell’anima, nei suoi aspetti negativi e positivi, destinati a convivere indissolubilmente”.
Per Sebastiano Tusa, assessore ai Beni culturali della Regione, “la mostra è un invito ad amare la città di Palermo e la Sicilia. Queste opere dialogano con la forma della natura, trasmettendo armonia e bellezza. Risalta in particolare il valore della mediterraneità, il richiamo ai miti, al mare e ai sapori della nostra terra”.
L’esposizione è fruibile e accessibile al pubblico dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19. L’ingresso è gratuito.

 

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