I FORTI NON MOLLANO, IL NAPOLI RESISTE

I forti non mollano. Mentre un’Inter pantofolaia si fa demolire a Bergamo, il Napoli resiste al secondo assalto genovese e stavolta addirittura vince con grande coraggio e umiltà e la Juve normalizza il match di Milano annunciato come evento epocale. Per il Napoli segna soprattutto il destino, per la Juve apre il gioco Mandzukic, uno sportivo paziente e saggio, che accetta d’esser trattato da manovale, risolve in gol i problemi della Signora e non fa una piega: la Juve è piena di divi, lui con Chiellini rappresenta gli Uomini. E scusate la retorica ma ci sta se ogni tanto ci tocca vedere il volto ringhioso (non l’unico, ovviamente, a San Siro) di Bonucci costretto alla panchina per evitare (si dice) punizioni fisiche. Ha lasciato un bel ricordo a Milano, naturalmente, almeno nelle dorate vie dello shopping.

La lotta più dura e attesa, a ben vedere, l’hanno esibita Ronaldo e Zapata, con CR7 nei panni dell’implacabile giustiziere. Il generoso rossonero è stato colpito da due illustri pallonate, è scampato al l’abbattimento, ha anche sorriso e s’è preso due carezze dal portoghese. What else? In effetti è mancato il duello vero, quello ampiamente reclamizzato, fra Higuain e Ronaldo, voluto in particolare (secondo le cronache) dall’argentino scaricato dalla Juve – lui portentoso crack – per far posto al Mito collezionista di palloni d’oro. Ma Higuain, poveretto, dopo avere invocato e ottenuto un bel rigore, se l’è fatto parare dal buon Szczesny, ingiustamente criticato dopo la batosta dell’United. Con Gonzalo in versione vorrei ma non posso (con relativo attacco isterico da frustrazione e espulsione) il Milan ha accusato una netta inferiorità rispetto alla Juve a sua volta felice di avere una sorta di talento pratico nei momenti più difficili. Nonostante Cristiano soldato della Verità, pur esibitosi in uno dei suoi gol magistrali; nonostante Dybala Gioia del pallone. Quel che conta, per la Juve – diochenoia – è vincere. Tanto per cambiare. Chi ha preteso di far volare il Milan dovrà accontentarsi di vederlo correre con vistosa esibizione di fisicità senza idee. Mediocre. E basta. Chi pensava di avere ritrovato Milano protagonista deve solo sperare che la Pazza Inter ritrovi L’intelletto perduto a Bergamo. O a Appiano Gentile. Dalla sosta si ritornerà a parlare di Juve e Napoli, Napoli e Juve. Vuoi vedere che tirano a diventare Real e Barça?

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