Due campionati: al sabato quello delle grandi, alla domenica il resto. Che detto così fa già capire tante cose. Per carità, succede per quelle quattro che vanno in Champions, tutto in regola. Ma il sabato nazionale è tutto di Juventus e Inter. Il Napoli e l’Atalanta ci stanno a far figura. E per fortuna la santa domenica viene comunque onorata da partite emozionanti, fin drammatiche. A cominciare da un Bologna-Parma che si gioca per Mihajlovic, per il suo dramma che per fortuna pare avviato a serena conclusione ma coinvolge tuttora una squadra tecnicamente modesta che gioca – come suggerì Sinisa – disperata. Solo così, con un gol di Dzemaili al ’95, ha raggiunto un bel Parma che può aspirare, se non si distrae troppo, a una posizione “europea”. Tradizionale il successo della Lazio con il Sassuolo grazie a Immobile e Caicedo nel finale, pressoché ovvio quello della Roma sul Brescia (ma occhio al Mancini che Fonseca sta coltivando come un fiore, mentre il Mancini ct gli ha restituito un Florenzi pienamente riabilitato). Il top del flop riguarda in verità la Fiorentina sconfitta dal Verona grazie a Di Carmine. Sul fronte giocatori non c’è neppure confronto: il presidente “mericano” Commisso non ha fatto mancar nulla a Montella, compreso quel Ribery che ci ha fatto l’onore di accettare l’Italia. Assorbita con una certa disinvoltura (dicono, ma non ci credo) la pesante sconfitta di Cagliari, la botta di Verona non sarà facilmente digerita dal vertice viola, visto che Pradè ha già parlato di “ridimensionamento”. Mentre Montella non ha saputo che giustificare la brutta sconfitta con l’assenza di Chiesa. Misera scusa. Chiesa in realtà manca dall’inizio del campionato. Da quando la Fiorentina ha rinunciato a bei soldoni per darlo alla Juve che era pronta (mi dicono) a ricambiare con milioni e Dybala. Follìa. La Juve è stata fortunata a tenersi Higuaìn e Dybala, dimostratisi i più forti del gruppo. Merito di Sarri? E Ronaldo? Attenti al turnover! Non sempre ripaga. L’Inter purtroppo non si è pentita in tempo con Icardi: l’ha spedito a far gol a Parigi, si è visto che ne aveva più bisogno a Milano. Ha vinto Wanda.
I DUE CAMPIONATI: AL SABATO LE GRANDI, ALLA DOMENICA IL RESTO
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