La Mercedes prende il volo a Sochi, domina il Gran Premio di Russia e festeggia un’altra importante doppietta, forse decisiva, nel Mondiale 2018 di Formula 1. Lewis Hamilton vince davanti a Valtteri Bottas senza esultare, come suo solito, consapevole di esser salito sul gradino più alto del podio grazie a una pura strategia coordinata dal team a discapito del compagno di squadra. Una doppietta controllata e conquistata con relativa tranquillità tenendo a bada la voglia di rimonta della Ferrari, probabilmente giunta al capitolo finale del sogno iridato. Sebastian Vettel è terzo al traguardo e il gap in classifica passa da -40 a -50 con altri dieci punti incassati dal rivale britannico in un finale di stagione sempre più amaro per la Rossa di Maranello. Lo strapotere della scuderia tedesca lo si era intravisto a inizio weekend con gli ottimi tempi registrati nelle prove libere dalle due Mercedes: lavoro perfettamente completato nel momento clou con la qualifica che ha garantito la prima fila con Bottas in pole e Hamilton al suo fianco.
Alla partenza il finlandese stacca perfettamente la frizione mentre Hamilton viene affiancato da Vettel con il tedesco che prova il sorpasso all’esterno salvo poi dover rallentare nella staccata di curva 1. Passano i giri e arriva la “girandola” dei pit-stop con Bottas che si ferma al 13° giro, poi Vettel al 14° tenta l’under-cut a segno su Hamilton che nel giro successivo esce dai box alle spalle del tedesco. Ma il campione del mondo in carica non si dà per vinto e al 16° giro supera la Ferrari trovando una fantastica traiettoria interna senza possibilità di risposta da parte di Vettel. Dal muretto box Mercedes notano del degrado sulle gomme di Hamilton e al 25° giro chiedono a Bottas di lasciar passare il compagno di squadra per proteggerlo da un eventuale attacco da parte del rivale. “L’ordine di scuderia? Non me l’aspettavo perché avevamo tutto sotto controllo – ha dichiarato Bottas nel post gara – Difficile da digerire ma capisco il punto di vista della squadra”.
Hamilton passa e segue Verstappen, rimasto in pista fino al 43° giro dopo un ottimo long run sulle gomme soft montate in partenza. Nessun momento di difficoltà da parte del pilota della Mercedes che gestisce il passo per poi andare a conquistare la vittoria numero 70 in carriera, con un pizzico di rammarico per il mancato successo del compagno di squadra: “Con Bottas ho parlato appena scesi dalla macchina e l’ho abbracciato – ha dichiarato Hamilton – Difficile da digerire una decisione del genere, ma negli sport di squadra talvolta funziona così”. Il grande rammarico è in casa Ferrari con Vettel che, chiamato alla vittoria a Sochi, lascia invece la Russia con 50 punti di distacco dalla vetta del campionato: “Abbiamo fatto il massimo cercando di spingere fin dall’inizio – ha sottolineato Vettel – Ci ho provato e sono contento per il podio ma questo terzo posto non è il risultato che volevo”. Una netta prova di forza da parte della Mercedes che sotterra ancor di più i sogni della Ferrari a cinque gare dalla fine. Il Gran Premio del Giappone potrebbe rappresentare l’ultimissima chiamata per Vettel e la Rossa, ormai arrivati al calcolo matematico per poter tenere ancora aperte le speranze di rimonta nel Mondiale. Riuscirà la Ferrari a sferrare un ultimo colpo importante a Suzuka il 7 ottobre?