HAMILTON DOMINA, BOTTAS SECONDO E VETTEL QUARTO

2018 Spanish Grand PrixCircuit de Catalunya-Barcelona, SpainThursday 10 May 2018.Photo: Pirelli/LAT Images

La Mercedes è tornata la schiacciasassi di prima. Lewis Hamilton, partito dalla pole position domina i 66 giri tagliando il traguardo in solitario. Ma alle sue spalle si piazza il compagno di squadra Valtteri Bottas che, superato in partenza da Sebastian Vettel, approfitta della decisione del muretto di Maranello di far effettuare una seconda sosta al tedesco che, non solo perde la seconda piazza, ma anche la terza a favore di Max Verstappen. Per la prima volta in questa stagione, quindi, nessun pilota vestito di rosso sale sul podio. Farà discutere la decisione di richiamare dentro Seb in regime di virtual safety car. Ma come ha detto lo stesso pilota a fine gara le gomme portate dalla Pirelli per questa occasione sulla Ferrari non rendevano come sulle altre monoposto e si deterioravano con facilità. Un vero peccato perchè Vettel aveva avuto due spunti davvero molto buoni, prima con l’ottima partenza che gli aveva permesso di superare Bottas e, poi, dopo il primo pit stop del finlandese, quando ha approfittato della scia di Magnussen per passarlo in uscita dai box. Vettel mastica amaro visto che ora il suo distacco da Hamilton è di una gara (17 punti, ndr), ma nelle sue parole c’è anche il disappunto per questo cambio in corsa delle gomme alla vigilia dell’appuntamento spagnolo, con questo battistrada ridotto di 4 millimetri che – a suo dire – hanno ridato spunto alle monoposto di Stoccarda che prima, invece, erano in difficoltà. Resta comunque un weekend negativo per il Cavallino di Maranello con anche il ritiro di Kimi Raikkonen. Il finlandese, mentre era secondo, è stato fermato da un nuovo problema al motore. Un piccolo campanello d’allarme dopo quanto era successo venerdì alla fine del secondo turno di prove libere? Lo scopriranno i tecnici dopo aver analizzato quanto accaduto. 
Sull’altro fronte Hamilton festeggia la sua 64a vittoria ed un nuovo record, 41° successo partendo dalla pole position, staccando il grande Michael Schumacher. Mercedes festeggia anche la riconquista della testa della classifica Costruttori. Dietro ai primi quattro si piazza Daniel Ricciardo che a Montmelò paga 24″ al compagno di squadra, ed è l’ultimo pilota a chiudere a pieni giri. Primo dei piloti doppiati è stato Kevin Magnussen con la Haas a motore Ferrari. Per lui una bella gara, grintosa e veloce. Alle sue spalle i beniamini di casa con Carlos Sainz e la Renault davanti a Fernando Alonso con la Mclaren-Renault. Il pilota di Oviedo che sperava nell’arrivo della pioggia, ha ingaggiato dei bei duelli. Nei punti hanno concluso anche Sergio Perez con l’unica Force India al traguardo (Ocon si è ritirato per problemi al motore, ndr) e Charles Leclerc. Il pilotino della Ferrari Driver Accademy ha lottato come un leone con la sua Alfa Romeo Sauber. Protagonista in negativo della giornata, senza dubbio, Romain Grosjean. Il pilota franco-svizzero perde il controllo della sua Haas nel corso del primo giro e va in testacoda, poi tenta di rimettersi nel senso di marcia con un 360° e accelera rientrando in pista, alzando una nuvola di fumo, prendendo la Toro Rosso di Gasly e la Renault di Hulkenberg, causando l’immediato ingresso della safety car.
La cronaca. Al 6° giro rientra la vettura di sicurezza e alla ripartenza dietro ad Hamilton, Vettel, Bottas, Raikkonen, Verstappen, Ricciardo, Magnussen, Sainz, Leclerc, Alonso. Al 18° giro sosta per Vettel che rientra dietro a Magnussen. Al 21° tocca a Bottas che perde tempo e all’uscita dei box è dietro a Vettel che sfrutta la scia di Magnussen, supera la Haas e tiene dietro anche Bottas.
Al 25° giro Raikkonen, che occupava la seconda posizione e doveva ancora fare il suo pit stop, è costretto a ritirarsi per problemi con il suo motore. Si ferma invece Lewis Hamilton per il suo pit stop. Il campione del mondo rientra in pista al secondo posto, chiuso in sandiwich tra le due Red Bull di Verstappen e Ricciardo che, però, devono ancora passare dai box. A seguire Vettel e Bottas; quindi Magnussen, Ocon, Vandoorne, Ericsson e Sainz. Undicesimo è Leclerc davanti a Alonso. Mentre resta la minaccia della pioggia, con qualche gocciolina che cade in vari punti, al 34° giro pit stop per Ricciardo che cede la terza posizione a Vettel. Il giro dopo tocca a Verstappen e Hamilton torna al comando. Mentre l’olandese rientra dietro anche a Vettel e Bottas. Al 40° giro Ocon parcheggia la sua Force India lungo la pista per un problema al motore ed è virtual safety car. La Ferrari chiama dentro Vettel che monta ancora le medie. Pit stop troppo lungo e il tedesco esce dietro sia a Bottas che a Verstappen. Al 43° giro Verstappen tampona la Williams di Sirotkin e danneggia la parte destra dell’alettone anteriore. Quinto posto per Ricciardo davanti a Magnussen, Sainz, Alonso, Leclerc, Perez, nei punti. Ma la Red Bull dell’olandese non sembra soffrirne tanto visto che il suo passo è su quello delle Mercedes; mentre dietro Vettel non riesce a portarsi all’interno del secondo di distacco per usare l’ala mobile e deve accontentarsi del quarto posto finale.
(ITALPRESS).

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