Halloween, Zaia “Anche qui i veneti ci hanno messo lo zampino”

ROMA - ROMA - Presentato all'Hotel de Russie il libro del presidente della Regione Veneto Luca Zaia "I pessimisti non fanno fortuna", (ROMA - 2022-12-07, Marcellino Radogna) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

VENEZIA (ITALPRESS) – “Ma la zucca intagliata in stile Halloween è americana o veneta? La domanda può sembrare balzana, ma ha un fondamento talmente preciso e storico da risultare appropriata.
Gli americani, onore alla loro fantasia, sono maestri nel creare grandi eventi che diventano fenomeni globali. Tuttavia, Halloween affonda le radici, a ben cercare, nei secoli di storia del Veneto.
Quelle zucche, praticamente identiche a quelle americane più famose, da noi si chiamavano Lumère o Suche Baruche. Domani i veneti festeggino pure in allegria e spensieratezza la ricorrenza americana, ma li invito anche, con qualche clic su internet, a scoprire una meravigliosa storia veneta dei secoli passati.
Esagerato battezzare Halloween come ‘venetò, ma di certo il Veneto, i veneti e la loro storia hanno messo lo zampino anche in questa divertente americanata.” Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, “rivendica” alla storia del Veneto la fiammella che, all’interno di zucche intagliate, è divenuta il simbolo della festa americana che, anno dopo anno, ha coinvolto buona parte del mondo.
“Questa è la storia recente – aggiunge Zaia – ma la nostra si perde nella notte dei tempi e, se mi è permesso, è più affascinante. Per chi non ci credesse, in Veneto già nei secoli scorsi si usava intagliare le zucche per inserirvi all’interno delle candele. Venivano esposte, quando d’autunno le giornate si accorciavano, sui davanzali o lungo i fossi e prendevano il nome di Suche Baruche o Lumère. Servivano a illuminare la strada alle anime dei cari defunti, ma anche a spaesare quelle dei morti più dispettosi. Di sera, i ragazzi si divertivano a girare con queste zucche per spaventare i passanti, soprattutto nei pressi dei cimiteri; poi andavano di casa in casa a chiedere frutta secca, nocciole e castagne. Praticamente l’attuale ‘dolcetto o scherzettò. Le zucche intagliate e illuminate e la battuta dei bambini a me sembrano due indizi: Halloween è il fenomeno globale che conosciamo grazie certamente agli americani, ma possiamo tranquillamente rivendicare buona parte della genesi di questa magica tradizione”. “E’ comunque una storia – conclude il Governatore – che è bello raccontare ai giovani per trasmettere loro uno straordinario patrimonio di identità veneta, cultura e tradizione che non va perduto”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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