GRETA AL SENATO “POLITICA DIA SOLUZIONI SU CLIMA”

“Il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o meno”. L’attivista svedese Greta Thunberg lancia un messaggio diretto al Senato, intervenendo nel corso di un seminario sul cambiamento climatico. Greta, 16 anni, ha da mesi lanciato un allarme sulle contromisure necessarie per arginare il cambiamento climatico, che, anche domani a Piazza del Popolo, si tradurrà nella manifestazione romana del movimento Friday For Future, lo sciopero globale degli studenti. Il giorno dopo aver incontrato Papa Francesco, la giovane attivista ha parlato al Senato chiedendo di “non ricevere complimenti” da parte dai governanti, ma che questi ultimi mettano in pratica azioni per “ascoltare la scienza”. “Senza di te, senza il tuo coraggio, il tuo esempio, cara Greta, la strada per portare i temi ambientali al centro del dibattito politico internazionale sarebbe stata più difficile, più tortuosa”, le dice la presidente del Senato Elisabetta Casellati, introducendo i lavori della Sala Koch. L’evento, molto partecipato, costringe un considerevole numero di studenti a non poter seguire dal vivo il discorso della coetanea svedese. 

Alla fine del seminario, la stessa Greta ha voluto salutare in una sala di Palazzo Madama gli studenti che non hanno potuto partecipare al seminario. 

Secondo Greta, la crisi climatica è “facile” e “difficile” allo stesso tempo. Facile poiché le soluzioni sono chiare, ma difficile perché sono le stesse soluzioni a sostenere l’attuale sistema economico. Aprendo il discorso, l’attivista cita l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. “In quell’anno avrò 26 anni: mi dicono che quella sarà un’età meravigliosa, ma non sono sicura che sarà così”, dice, accusando la classe dirigente di non voler rinunciare ai benefici dell’attuale stile di vita. Un invito già espresso dalla presidente Casellati, che fra 12 mesi ha esortato tutti a riunirsi al Senato per valutare i progressi raggiunti sull’adozione di un sistema più sostenibile di quello attuale. “Quando è in gioco l’ambiente non possono esserci scorciatoie, non si può far prevalere il mero interesse economico, non si possono utilizzare politiche di breve e brevissimo periodo. La Nostra Casa è in fiamme. È questo il titolo scelto da Greta per il suo libro, è questa la sintesi più efficace dell’attuale stato di salute del pianeta”, afferma Casellati, sottolineando come “la fragilità” dell’Italia, esposta alle calamità naturali, possa essere considerata una “sintesi” della sfida globale in atto. 

“Ci avete mentito, dandoci delle speranze false. Alcuni di noi possono avere tutto quello che vogliono, ma l’unica cosa di cui abbiamo veramente bisogno è un futuro. La cosa molto più triste è molti ragazzi non hanno consapevolezza di ciò che li attende”, accusa Greta nel suo discorso di circa dieci minuti, affermando di non voler “selfie” o “congratulazioni”, ma “soluzioni” basate su indagini scientifiche. Enrico Giovannini, portavoce dell’Asvis, l’alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, ha chiesto al governo italiano “una governance chiara” sull’agenda 2030. “Voglio dire a Greta e agli studenti italiani che, in Italia, ci sono tante realtà su cui possono contare”, ha concluso Giovannini. 

 

 

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