ROMA (ITALPRESS) – “Se c’è voglia di continuare a ballare sul Titanic, io toglierò la musica, balleranno senza”. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in conferenza stampa dopo la riunione odierna del Consiglio federale, in merito al tema riforme del calcio italiano. “Mi stupisce che si continui in maniera superficiale a limitare tutto l’impegno che in questo periodo sto cercando di mettere in campo alla possibilità di discutere di 20 o 18 squadre. Lo ritengo offensivo – spiega -. Pensare che il tema del calcio italiano sia 20 o 18 vuol dire che evidentemente non ci si è capiti. Il tema centrale è quello di mettere in sicurezza e dare senso, contenuto e prospettiva a quell’aggettivo tanto abusato negli ultimi tempi che si chiama sostenibilità. Sono preoccupato, ho rappresentato alle componenti la situazione economico-finanziaria del mondo del calcio. Non si può pensare di partire da 7 miliardi e 700 milioni di perdite aggregate, con un indebitamento che sale da 4.9 miliardi a 5.6 miliardi, e stare zitti. Siamo entrati in una fase di emergenza per non aver saputo gestire le urgenze”, aggiunge Gravina che spiega di aver dato incarico a Deloitte per “fare sintesi e di presentare poi un piano strategico di salvaguardia del sistema calcio”. Poi aggiunge: “Porterò il piano strategico al Consiglio federale e voglio conoscere nomi e cognomi di chi approva un’ipotesi di messa in sicurezza del sistema e chi ha solo fatto un’enunciazione di principi di riforme senza avere intenzione di realizzarle. A quel punto non sarò più destinatario di accuse di staticità”, conclude Gravina.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Gravina “Tema centrale sostenibilità, non 18 o 20 club”
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