GRAVINA “CALCIO ITALIANO ECCELLENZA DEL PAESE”

Ventotto milioni di tifosi, 4,6 milioni di praticanti, quasi 1,4 milioni di tesserati e circa 568.000 partite ufficiali disputate ogni anno (di cui il 64% a livello giovanile): i numeri della nona edizione del ‘ReportCalcio’, presentata questa mattina a Roma nella Sala Koch del Senato, confermano come il calcio continui a rappresentare per distacco il principale movimento sportivo italiano, con la Figc che rispetto alle 44 Federazioni Sportive Nazionali affiliate al Coni incide da sola per il 24% degli atleti tesserati e il 22% delle società affiliate. Alla presentazione del rapporto annuale, sviluppato dal Centro Studi FIGC in collaborazione con Arel e PwC, sono intervenuti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il presidente della Figc Gabriele Gravina, il responsabile Sviluppo e Formazione della FIGC Niccolò Donna e il partner PwC Andrea Samaja, mentre il segretario generale di Arel Enrico Letta ha portato il suo saluto attraverso un video messaggio.

“Grazie alla Figc perché con questo Report avete approfondito ed evidenziato la cosa più importante: l’impatto socio-economico del calcio italiano. Ci sono una dimensione sportiva e una dimensione sociale che il Governo non deve dimenticare”. Per quanto riguarda la dimensione economica, Giorgetti ha ricordato come “lo sport sia correlato alle entrate tributarie del sistema sportivo. Il calcio ne genera il 70%: se un’altra disciplina lo critica, dovrebbe capire che facendo il tifo per il calcio avrebbe un ritorno economico. Certo, non ci sono solo luci e gli stadi ne sono una dimostrazione – ha rimarcato Giorgetti – Noi possiamo attrarre grandi eventi e mettere dei fondi in più, ma molto passa anche dalle società professionistiche, che stanno vivendo delle difficoltà soprattutto in Serie B e Serie C. Ci deve essere un sistema che permetta di sostenere il professionismo che genera costi”.

“È stato un lavoro impegnativo e importante – le parole del presidente federale Gabriele Gravina – ma ormai questo Report è una piacevole tradizione. Il calcio italiano gioca un ruolo fondamentale, è una eccellenza del Paese: il trend è in crescita e lo dimostra anche il calcio femminile nonostante un numero ancora basso di tesserate. Dopo il Mondiale in Francia sono certo che ci sarà un ulteriore avvicinamento a questo mondo”. Gravina si è poi soffermato sull’aspetto economico: “Negli ultimi undici anni il calcio italiano ha versato 11,4 miliardi di euro al fisco e ha ricevuto 749 milioni. Come dire che, per ogni euro che il governo ha investito nel calcio, ha ottenuto un ritorno di 15,2 euro. Un dato che deve far riflettere”. Il rapporto sulla stagione 2017/2018 ha messo in evidenza come l’impatto socio-economico del calcio sul Paese abbia superato i 3 miliardi tra indotto economico (742,1 milioni di contributo diretto all’economia nazionale), sanitario (1.215,5 milioni di risparmio della spesa) e sociale (1.051,4 milioni di risparmio grazie ai benefici prodotti). Cresce però anche l’indebitamento sfiorando quota 4,27 miliardi, in crescita del 6,4% rispetto alla stagione precedente.

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