“Si tratta di una situazione senza precedenti, almeno a livelli così alti. Siamo in presenza di critiche durissime e trasversali che scuotono nel profondo e colpiscono al cuore la società nerazzurra”. L’avvocato Mattia Grassani commenta così all’ITALPRESS le critiche mosse dall’allenatore dell’Inter Antonio Conte nei confronti del club dopo la vittoria contro l’Atalanta nell’ultima giornata di campionato. “Fino a 15 giorni fa avete sparato palate e palate di cacca nei confronti miei e dei calciatori – ha dichiarato il tecnico pugliese ai microfoni di Sky – Ci deve essere protezione non solo in campo, ma anche e soprattutto fuori, invece oggi vedo gente salire sul carro: questo non mi piace affatto, perché finora nessuno ci ha protetto, anzi ognuno ha cercato di curare il proprio orticello. Ora abbiamo l’Europa League, poi Dio vede e provvede: tutti faremo le necessarie valutazioni. Del resto Spalletti già denunciava alcune cose gravissime e mi sembra che siamo ancora punto a capo: ci sono dei miglioramenti da fare, i margini sono grandissimi, vediamo se anche il proprietario lo capisce. Io ci ho messo la faccia in questo primo anno, ma nel secondo no, perché nessuno è scemo”. “A prescindere dal merito delle stesse parole, ovvero a prescindere dal fatto che sia tutto vero o tutto falso, a mio avviso sussistono i presupposti affinchè la proprietà si tuteli sotto il profilo legale – osserva l’avvocato Grassani – trattandosi di affermazioni rese pubblicamente, reiteratamente, che sconfinano in ambiti che non sono nemmeno di competenza dell’allenatore”. Per il legale, esperto di diritto sportivo, Conte non rischia soltanto una sanzione pecuniaria, ma un provvedimento decisamente più pesante: “La multa rappresenterebbe il minimo sindacale rispetto a quello che è accaduto ma, nel caso di specie, vi sono anche i margini per procedere al licenziamento in tronco per giusta causa, con addebito delle responsabilità al tecnico di Lecce”, spiega Grassani ricordando anche alcuni precedenti in Serie A. “Il più recente è stato quello di Petkovic da parte della Lazio. Poi Delio Rossi con la Fiorentina e Davide Ballardini con il Cagliari, casi tutti definiti dal Giudice del Lavoro in sede di impugnazione”, sottolinea l’avvocato spiegando infine i motivi che potrebbero spingere l’Inter a licenziare Conte. “Il grave inadempimento del lavoratore – rimarca Grassani – porta alla risoluzione unilaterale del rapporto e anche, ove dimostrato, al risarcimento del danno a favore del Club. Peraltro il sistema normativo attuale, nel quale non sono più in vigore gli accordi collettivi di categoria, riconosce al datore di lavoro il potere disciplinare diretto, il che significa che la società può licenziare l’allenatore senza passare dal Collegio Arbitrale”, conclude il legale.
Grassani “Conte rischia il licenziamento per giusta causa”
Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]