LIMA (PERÙ) (ITALPRESS) – È una notte magica quella del fioretto italiano nel Grand Prix di Lima. Nella gara maschile arriva la doppietta azzurra con il primo trionfo in Coppa del Mondo per Filippo Macchi, che batte per 15-12 in uno splendido derby di finale il compagno di squadra Guillaume Bianchi, medaglia d’argento.
Ma altri due podi per l’Italia arrivano anche nella competizione femminile, con il secondo posto di Anna Cristino e il terzo di Martina Favaretto. Un poker di medaglie per il gruppo guidato dal ct Simone Vanni che in Perù, nella tappa d’elite del circuito iridato (a punteggio maggiorato), offre un’altra prova di forza, resa ancor più evidente dai piazzamenti ai piedi del podio di Tommaso Marini (6°) e Davide Filippi (8°) tra gli uomini, e di Elena Tangherlini (6^) tra le donne.
Si era laureato campione d’Europa nel 2023, prima di vincere l’argento olimpico a Parigi la scorsa estate, ma sognava ancora il primo successo in Coppa del Mondo: quella di Lima è stata la notte dei desideri realizzati per Filippo Macchi. Il 23enne portacolori delle Fiamme Oro è stato protagonista di una marcia impressionante verso il suo quinto podio in carriera nel circuito iridato: basti pensare che, nel cammino per la zona medaglie, solo il tedesco Klein, battuto con il punteggio 15-10 nel match del tabellone da 64, è riuscito ad arrivare in doppia cifra al suo cospetto.
Dal turno dei 32 in avanti, infatti, il fiorettista pisano ha dominato il giapponese Saito (15-7), lo statunitense Meinhardt (15-8) e il bi-olimpionico Cheung, vincendo per 15-9 contro il fuoriclasse di Hong Kong la stessa sfida che fu finale a Cinque Cerchi a Parigi 2024. In semifinale, opposto al coreano Kwanghyun Lee, Macchi si è imposto con il risultato di 15-9 e arrivando così al derby azzurro, in finale, contro Guillaume Bianchi.
Nell’ultimo atto, con il verdetto di 15-12, ha scritto il suo nome per la prima volta nell’albo dei vincitori di un GP. L’abbraccio con il compagno di squadra a fine incontro, la corsa verso Giulia Amore in tribuna per un bacio d’oro e poi l’Inno di Mameli che risuona in Perù, dove il giorno prima gli azzurri e lo staff del ct Vanni erano stati ricevuti dall’Ambasciatore d’Italia, Massimiliano Mazzanti. Due settimane dopo il trionfo al Cairo, stavolta è dunque d’argento Guillaume Bianchi.
Il 27enne delle Fiamme Gialle ha debuttato con un 15-9 contro Lee, portacolori di Hong Kong, e nel turno seguente ha saputo soffrire per battere 15-13 il polacco Jurkiewicz. Negli ottavi il romano ha affrontato e vinto per 15-6 il derby azzurro contro Edoardo Luperi, andandosi così a giocare la certezza del podio in un altro match tutto italiano, opposto al compagno di squadra e campione del mondo Tommaso Marini.
È stato un assalto a tinte azzurre vibrante, emozionante e con un’altalena frenetica nel punteggio che ha portato sul 14-14 dopo la prima frazione, dunque allo scadere dei 3′ iniziali nel segno di un equilibrio incredibile. Alla ripresa dell’incontro, dopo il minuto di pausa, è arrivata la stoccata vincente di Bianchi, valsa l’ipoteca della sua sesta medaglia in Coppa del Mondo, la prima nel circuito d’elite Grand Prix.
In semifinale, contro lo statunitense Nick Itkin, ha dato l’ennesima dimostrazione della sua forza, imponendosi per 15-11 e staccando così il pass per la sua seconda finale consecutiva, dopo quella in Egitto.
Splendido argento anche per Anna Cristino, tra le donne. La sua corsa verso il quarto podio in carriera, il terzo stagionale (dopo i bronzi di Busan e Torino), è iniziata con un 15-7 sulla brasiliana Pistoia ed è proseguita battendo 15-10 la spagnola Marino. Negli ottavi di finale la toscana del Centro Sportivo Carabinieri ha dominato per 15-8 la giapponese Ueno, ripetendosi poi nei quarti contro l’ungherese Pasztor, sconfitta con il punteggio di 15-8 nell’assalto che ha consegnato alla 23enne fiorettista azzurra la certezza della medaglia e la semifinale con l’olimpionica Lee Kiefer. Contro la statunitense, Cristino è rimasta sempre dentro l’assalto, non lasciando mai scappar via la super-campionessa americana, superando – con il supporto dello staff medico azzurro – anche un problema fisico durante il match ed esultando per il verdetto di 15-13 che le ha spalancato le porte della sua prima finale in Coppa del Mondo.
Solo nell’ultimo atto, contro la giapponese Komari Kikuchi, la carabiniera toscana dopo una gara perfetta e molto dispendiosa ha pagato dazio, subendo una partenza lanciata della nipponica che si è rivelata decisiva per il risultato conclusivo di 15-9 in favore dell’asiatica, che ha sancito così la piazza d’onore per Anna Cristino. Terzo gradino del podio per Martina Favaretto. Da numero 2 del mondo a 23 anni, la veneta della Fiamme Oro ha debuttato a Lima superando per 15-9 l’austriaca Brugger, prima di un secco 15-6 rifilato alla statunitense Gebala.
Nella strada che l’ha condotta al suo 12° podio in carriera, l’azzurra classe 2001 ha superato d’autorità due giapponesi: 15-9 negli ottavi contro Azuma e 15-4 su Tsuji nei quarti. Entrata in zona podio, ha affrontato un’altra nipponica, Komari Kikuchi: il risultato di 15-11 in favore della portacolori del Giappone ha così sancito la terza posizione finale per Favaretto, al quarto podio di questa sua stagione. Non solo i medagliati. Detto del derby con Bianchi che gli ha negato il podio per una sola stoccata, ha chiuso con un positivo 6° posto Tommaso Marini, in quel gotha dove ha sempre più voglia di consolidarsi Davide Filippi, 8° a Lima dopo aver perso da Itkin (15-5) il match per la medaglia. Nona posizione per Alessio Foconi, battuto 15-12 da Filippi, mentre ha chiuso 14° Edoardo Luperi, fermato negli ottavi da Bianchi (15-6).
Scorrendo la classifica maschile, 22° Tommaso Martini, 23° Francesco Ingargiola, 36° Damiano Rosatelli, 46° Giulio Lombardi, 51° Damiano Di Veroli e 81° Giuseppe Franzoni (che era uscito nelle qualificazioni del sabato). Nella gara femminile, infine, ottima prestazione anche per Elena Tangherini, rimasta a una manciata di stoccate dalla medaglia: 6° posto finale per lei, che aveva battuto nell’ordine la statunitense Partridge (15-13), la francese Catarzi (15-11) e la tedesca Kleibrink (15-8), prima di cedere nei quarti sempre alla giapponese Kikuchi (15-10). Stop agli ottavi per altre due azzurre: 14^ Irene Bertini e 15^ Martina Sinigalia. Sulla soglia delle migliori 16 si erano fermate in quattro: 17^ Martina Batini, 18^ Alice Volpi, 19^ Francesca Palumbo e 23^ Aurora Grandis; mentre erano uscite al turno precedente l’olimpionica Arianna Errigo (33^), Erica Cipressa (41^) e Giulia Amore (46^).
-Foto Ufficio stampa Federscherma-
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