BOLOGNA (ITALPRESS) – Granarolo annuncia che l’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro (Anpal) ha approvato, nell’ambito del Fondo Nuove Competenze, il progetto “Un passo avanti”.
Alla luce della recente accelerazione generata dalla trasformazione digitale, Granarolo ha deciso di potenziare la propria proposta formativa verso impiegati e addetti alla produzione per diffondere al proprio interno nuove competenze. L’obiettivo è anche di puntare a una transizione resiliente che consenta di approcciare in modo trasformativo il business, sempre maggiormente orientato verso la sostenibilità nelle sue tre declinazioni (economica, ambientale e sociale) che non possono prescindere dall’innovazione.
Il progetto vede coinvolti complessivamente 482 lavoratori di cui 282 nell’area Corporate per un monte ore pari a 8.274 ore e 200 nell’area Manufacturing per un monte ore pari a 12.178 ore. I primi corsi sono partiti il 18 dicembre.
“Siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo in un anno difficile come quello che si sta per chiudere grazie all’intervento dell’innovativo Fondo Nuove Competenze che investe sul capitale umano delle imprese italiane”, ha commentato Riccardo Piaggi, Direttore Risorse Umane e Organizzazione di Granarolo. “Il processo di approvazione molto veloce da parte delle istituzioni ci ha consentito di anticipare i bisogni delle nostre persone e dare loro modo di sviluppare competenze oggi importanti per poter essere sul mercato. I nuovi mondi del lavoro che stiamo costruendo, anche in virtù di consolidati modelli di relazioni industriali, ci stanno consentendo di ragionare meglio in ottica di sostenibilità e welfare. Molto cambierà nei mesi a venire, mettendo sempre più al centro le persone”.
Il Fondo Nuove Competenze, creato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, e gestito da Anpal, ha coinvolto 46 mila lavoratori per un totale di 4 milioni e 166 mila ore di formazione. Sull’intero territorio nazionale le istanze approvate sono state 19.
Il Fondo Nuove Competenze si rivolge ai datori di lavoro privati che stipulino accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro dei propri lavoratori, per mutate esigenze organizzative e produttive o per favorire percorsi di ricollocazione. La rimodulazione dell’orario di lavoro deve essere finalizzata ad appositi percorsi di sviluppo delle competenze del lavoratore. Il Fondo remunera il costo del personale relativo alle ore di frequenza dei percorsi formativi stabiliti dagli accordi collettivi.
(ITALPRESS).
Granarolo, Anpal approva il piano “Un passo avanti”
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