AUSTIN (USA) (ITALPRESS) – Tutto passa dalle gomme soft. Si potrebbe riassumere così il venerdì di libere ad Austin dove Valtteri Bottas ha fatto segnare al mattino il miglior tempo di giornata montando le P Zero Red Soft, con Sergio Perez di poco più lento al pomeriggio, sempre con la stessa mescola ma con temperature più calde. Il gap prestazionale fra hard e medium è stato stimato da Pirelli in 0″5 mentre quello fra medium e soft si aggira fra gli 0″6 e gli 0″7, lievemente più alto rispetto al previsto. “Nonostante il circuito sia stato riasfaltato per circa il 40% della sua lunghezza totale, non c’è un’enorme differenza in termini di abrasione rispetto alla nostra ultima visita nel 2019, ed è anche più irregolare – l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – La più grande differenza è stata invece il meteo, faceva molto più caldo sia in pista che fuori rispetto a due anni fa. E come previsto con le temperature calde di venerdì, c’è stato un pò di surriscaldamento sul pneumatico posteriore in mescola soft C4, che è piuttosto stressato vista quanta trazione viene richiesta in questo circuito, soprattutto nel settore finale”. “La gestione della gomma soft sembra essere la chiave, e questo è qualcosa che i team esamineranno più in dettaglio sabato, con alcuni che probabilmente proveranno a superare la Q2 con la media con cui poi partire domenica e lasciarsi aperta un gamma più ampia di possibilità strategiche per la gara. Tuttavia, con un divario di prestazioni maggiore rispetto alla soft rispetto a quanto visto venerdì mattina, anche la soft ha sicuramente i suoi vantaggi, soprattutto con un doppio pit-stop che sembra la strategia più probabile”.
(ITALPRESS).
Gp Usa, Isola “Gestione soft sarà fondamentale”
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