GP Qatar, Isola “Per C1 e C2 degrado veramente limitato”

81 PIASTRI Oscar (aus), McLaren F1 Team MCL38, 16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, 55 SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 Qatar Airways Qatar Grand Prix 2024, 23th round of the 2024 Formula One World Championship from November 29 to December 1, 2024 on the Lusail International Circuit, in Lusail, Qatar

LOSAIL (QATAR) (ITALPRESS) – “E’ stato un fine settimana per noi molto intenso ma ce lo aspettavamo. In gara abbiamo registrato due forature del pneumatico anteriore sinistro sulle vetture di Sainz e di Hamilton. Come da procedura, analizzeremo nel dettaglio ciò che resta di queste gomme, assieme a una selezione di altri pneumatici, che saranno inviate ai nostri laboratori di Milano, nonchè i dati di telemetria in nostro possesso e le immagini delle telecamere a bordo delle monoposto. Allo stesso tempo, saranno effettuati anche i consueti controlli sullo stress cui sono sottoposti i pneumatici”. Così Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli, al termine del Gran Premio del Qatar di Formula 1. “Questa è una pista che ha delle caratteristiche piuttosto peculiari: molto severa in termini di energie esercitate sulle gomme e di usura sul battistrada, senza però determinare un degrado prestazionale. E’ chiaro che questo insieme di fattori può creare una situazione in cui siano raggiunti livelli di usura al limite, con le squadre che cercano comunque di allungare il più possibile lo stint al fine di massimizzare il risultato: ne abbiamo avuto una conferma anche oggi”, ha aggiunto Isola.
“Avevamo visto nella gara Sprint di ieri un livello di usura che, in alcuni casi, aveva raggiunto il 100% su vetture che erano partite con circa un terzo del quantitativo di carburante imbarcato oggi alla partenza. Su questo tracciato, il pneumatico più soggetto ad usura è l’anteriore sinistro e non è un caso che le due forature si siano verificate su questa gomma: quando si arriva a certi livelli bastano anche dei piccoli detriti per determinare situazioni come quelle viste oggi”, ha continuato il direttore Motorsport Pirelli.
“Per il resto, il livello di prestazione delle mescole più utilizzate, C1 e C2, è stato molto simile e, come detto in precedenza, con un degrado veramente limitato. Di conseguenza, il livello di gestione dei pneumatici è stato praticamente nullo, coi piloti che hanno potuto spingere a loro piacimento, pur avendo scelto, nei fatti, la strategia a una sola sosta”, ha concluso Isola.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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