ZANDVOORT (OLANDA) (ITALPRESS) – E’ l’arancione il colore dominante nella qualifica del Gran Premio d’Olanda ma la tonalità più brillante non è quella che solitamente contraddistingue l’idolo di casa Max Verstappen. La pole position è infatti andata a Lando Norris, con la sua McLaren contraddistinta dalla tonalità papaya, che ha superato di forza l’ultimo tentativo dell’olandese in un’emozionante parte finale di Q3: 356 i millesimi di secondo che hanno sancito la superiorità della McLaren, perlomeno sul giro secco. A completare il quadro c’è il terzo posto di Oscar Piasti, seppur staccato di quasi mezzo secondo dal compagno di squadra. Quella di oggi è la quarta pole position nella carriera di Norris, la terza nella stagione. La McLaren arriva a quota 159 partenze al palo nella sua storia, con Norris che ha ripetuto su questo circuito il risultato ottenuto da Alain Prost quarant’anni fa, l’ultimo (e unico pilota) della squadra inglese ad essere partito davanti a tutti nel Gran Premio d’Olanda.
La terza sessione di prove libere ha fornito scarsissime indicazioni utili, sia perchè si è svolta su pista bagnata sia perchè nei fatti è durata soltanto poco più di un quarto d’ora vista la lunga interruzione causata dall’uscita di pista di Logan Sargeant (Williams).
Con la sua pole position Norris ha anche impedito l’incontro di due leggende dello sport olandese in occasione della cerimonia di consegna del Pirelli Pole Position Award. A posare insieme al pilota inglese nella foto ufficiale è stato infatti Ruud Gullit, uno dei calciatori più forti della parte finale del XX secolo.
“Dopo che per due sessioni di prove libere e le prime due parti della qualifica avevamo visto un grande equilibrio, in Q3 Norris ha fatto un passo avanti che non ha lasciato spazio alla concorrenza con una pole fantastica: 356 millesimi di vantaggio sono molto significativi su una pista lunga poco più di quattro chilometri” l’analisi di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli. “E’ chiaro che fra condizioni meteorologiche avverse e interruzioni varie la preparazione di squadre e piloti alla sessione decisiva per la griglia di partenza non è stata certamente ottimale. Nei sessanta minuti determinanti per la griglia si è visto che la Soft offriva chiaramente il picco di prestazione nel primo giro cronometrato e, quindi, l’utilizzo di un set nuovo consentiva un miglioramento dei tempi rilevante, probabilmente anche superiore a quello offerto dall’evoluzione delle condizioni della pista. Per quanto riguarda i possibili scenari per la gara di domani, i relativamente pochi dati raccolti nelle tre ore di prove libere confermano le simulazioni della vigilia. La sosta unica è sulla carta la più veloce, con la combinazione C3/C1 preferibile a quella C2/C3: nel primo caso, la finestra per il pit-stop può essere collocata fra il giro 24 e il giro 30 mentre nel secondo dovrebbe iniziare quattro giri più tardi per chiudersi al giro 34”.
– foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).
Gp Olanda, Isola “Sosta unica sulla carta la più veloce”
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