MONZA (ITALPRESS) – Una qualifica entusiasmante e combattuta ha visto grandi protagoniste le quattro coppie dei quattro top team – nell’ordine, qui a Monza, McLaren, Mercedes, Ferrari e Red Bull – che si sono date battaglia dal primo all’ultimo minuto delle qualifiche. A prevalere è stato Lando Norris, che ha conquistato la quinta pole position della sua carriera, la quarta in questa stagione, la seconda consecutiva dopo quella di Zandvoort otto giorni fa. Il pilota della McLaren ha ottenuto un miglior tempo di 1’19″327 e precede nella classifica il compagno di squadra Oscar Piastri (1’19″436). Per la squadra di Woking si tratta della pole position numero 160 della storia: era dal 2012 che non occupava interamente la prima fila nel Gran Premio d’Italia, allora grazie a Lewis Hamilton e Jenson Button. Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Norris da Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter ed ex-giocatore nerazzurro. Anche nella terza sessione di prove libere la C3 non è stata praticamente utilizzata: solamente i piloti di Aston Martin, Racing Bulls e Sauber hanno rodato i set disponibili (Tsunoda ne ha uno solo, Zhou ha fatto un installation lap con un set). Si tratta di un’ulteriore conferma di come la più dura fra le tre mescole portate qui a Monza dalla Pirelli sia la più adatta per la gara. In qualifica, dominio della Soft, che ha dimostrato di essere la perfetta mescola per il giro secco su questo tracciato, offrendo il massimo della prestazione nel primo giro cronometrato. E’ vero che diversi piloti si sono migliorati anche con dei set usati ma ciò è stato dovuto più all’evoluzione della pista che alla possibilità della C5 di recuperare prestazione anche in un run più prolungato. “Bella qualifica, molto lottata fra i quattro top team di questa stagione sempre più incerta – sottolinea Mario Isola, direttore motorsport Pirelli – La McLaren ha confermato di essere la monoposto più versatile in questa fase della stagione, passando dalla pole su pista tortuosa come quella di Zandvoort, con temperature piuttosto basse, a quella nel Tempio della Velocità, ottenuta in una tipica giornata dell’estate italiana. Proprio le temperature saranno un fattore importante nella gara: le previsioni sono per avere anche nel pomeriggio di domani una situazione simile a quella di oggi, il che certamente non aiuterà squadre e piloti a gestire gli pneumatici. Il graining potrà ancora essere un fattore, il che potrebbe aprire la porta ad un’eventuale strategia su due soste. E’ per questo motivo, oltre che a garantirsi un’opzione in più in caso di neutralizzazioni, che praticamente tutti i piloti (solo Tsunoda fa eccezione) hanno preferito conservare due set di Hard per la gara”. “Sulla carta, con la sua pit-lane molto lunga, Monza è tradizionalmente una gara dove il singolo pit-stop rappresenta una scelta quasi obbligata – continua Isola – quindi una strategia imperniata sull’utilizzo di un set di C4 e uno di C3 (stop fra il giro 20 e il 26) – eventualmente in ordine inverso per chi pensa di dover allungare il primo stint (stop fra il giro 26 e il 32) – è la più veloce. Non è però quest’anno da escludere a priori il doppio pit-stop, con l’impiego di un set di Medium e due di Hard: onestamente, ritengo che tutti proveranno a fare una sola sosta, provando a gestire le gomme soprattutto nei primi giri di ogni stint per evitare di stressarle troppo, con la consapevolezza di avere un piano B in tasca grazie alla doppia Hard disponibile. Infine, mi fa piacere sottolineare come le simulazioni della vigilia sul tempo della pole position (1’19″1, con temperature più fresche di quelle avute in realtà) siano state sostanzialmente rispettate, pur in condizioni particolari visto che avevamo soltanto pochi dati di riferimento sull’asfalto, visto che il manto stradale è stato completamente rifatto”. In Formula 2 seconda vittoria stagionale per l’inglese Oliver Bearman (Prema Racing) che ha conquistato il successo nella Sprint partendo dall’ottava posizione. La Medium è per sua natura una mescola abbastanza conservativa e il nuovo asfalto ne ha esaltato questa caratteristica. Il degrado e l’usura sono stati limitati, il che ha consentito ai piloti di ottenere i loro migliori tempi sul giro nella parte finale della gara: domani sarà quindi molto importante capire come si comporterà la Supersoft e quando sarà usata. Tim Tramnitz (MP Motorsport) ha vinto la gara Sprint della Formula 3, convertendo in successo la partenza dalla pole position. Il nuovo asfalto ha migliorato il grip e ha consentito di limitare il graining ma il degrado termico è rimasto significativo: chi ha saputo gestirlo in maniera più efficace ne ha avuto un bel vantaggio nella parte finale.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Gp Italia, graining potrebbe aprire la porta alle due soste
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