Valtteri Bottas su Mercedes ha vinto il Gran Premio d’Australia grazie a una strategia a una sosta, in linea con quanto previsto da Pirelli. Dopo essere partito su pneumatici soft, Bottas si è fermato al giro 23 scegliendo le medium. Stessa tattica per i primi quattro piloti al traguardo, con diverse tempistiche per il pit stop: Hamilton (Mercedes) e Vettel (Ferrari) si sono fermati prima rispetto ai compagni di squadra per una scelta strategica.
“Tutte e tre le mescole hanno performato bene su questo tracciato così particolare e sono state utilizzate a lungo in gara – ha detto Mario Isola, resposnabile F1 e Car Racing. “Abbiamo visto strategie molto interessanti, con stint di lunghezza differente da mescola a mescola e, soprattutto per i piloti che partivano dalle retrovie, tattiche alternative per cercare di rimontare. Uno dei nostri obiettivi per il 2019 era di fornire mescole che consentano ai piloti di spingere al massimo da inizio a fine di ogni stint. Possiamo dire di averlo raggiunto, visto che oggi Bottas ha firmato il giro veloce in gara al penultimo giro, dopo aver lottato con Max Verstappen per ottenere il punto extra concesso dal nuovo regolamento”.
MOMENTI CHIAVE: Il primo a fermarsi tra i piloti di testa è stato Sebastian Vettel (nel tentativo di fare un undercut). Ciò ha spinto Mercedes ad anticipare la sosta di Lewis Hamilton al giro 15. Bottas ha effettuato il suo unico pit stop solo al giro 23, aumentando così il vantaggio sul compagno di squadra.
Tra i primi 4, l’ultimo a fermarsi è stato Max Verstappen su Red Bull (al giro 26): una strategia che gli ha permesso di arrivare 3° dopo essere partito 4°.
Valtteri Bottas ha conquistato anche il punto extra per il giro veloce in gara, come da nuovi regolamenti, grazie al tempo di 1m25.580s ottenuto al penultimo giro su medium.
Un solo pit stop per quasi tutti i piloti, ad eccezione delle due Williams di Russell (due soste) e Kubica (tre soste).
COME SI SONO COMPORTATI I PNEUMATICI:
HARD C2: Con pista più gommata e temperature più alte (44° asfalto e 24° ambiente), questa mescola si è dimostrata molto prestazionale soprattutto sugli stint lunghi e con basso degrado.
MEDIUM C3: Secondo i dati raccolti venerdì, questa mescola era considerata la scelta migliore per il secondo stint, ma in gara la decisione se montare la mescola media o hard è stata più difficile (Ferrari, ad esempio, ha effettuato scelte diverse per i due piloti). Molti piloti hanno completato oltre 40 giri sulla media.
SOFT C4: La maggior parte dei piloti è partita su pneumatici soft, con stint di lunghezza diversa. La possibilità di variazioni di tattica in gara è uno dei vantaggi dei pneumatici di quest’anno, più resistenti.