La prima giornata di prove libere del GP di Abu Dhabi si è svolta secondo le aspettative, nonostante le due bandiere rosse in FP1 e quella in FP2 che ha interrotto la simulazione di long run. La seconda sessione è stata particolarmente rappresentativa in vista di qualifiche e gara, con temperature asfalto che si sono abbassate progressivamente fino al tramonto. Uno-due Mercedes in FP2, con il miglior tempo di Valtteri Bottas in 1’36″256: quasi un secondo più veloce del 2018 a parità di mescola. I Team si sono concentrati soprattutto su Yellow medium e Red soft, con meno giri percorsi su White hard. Condizioni meteo buone hanno caratterizzato il venerdì di Abu Dhabi, con 25° ambiente e 28° asfalto in FP2. Come previsto, i livelli di usura e degrado sono stati particolarmente bassi durante la seconda sessione di prove libere: si prospetta una gara a una sosta. Il divario tra Red soft e Yellow medium è di circa un secondo al giro, simile a quello tra medium e White hard.
“Non ci sono state grandi sorprese durante prima giornata di prove libere qui a Yas Marina, a parte il divario attuale tra le mescole che è leggermente più ampio rispetto al previsto e la bandiera rossa in FP2 che ha interrotto le simulazioni di long run. Dato che FP3 si disputerà di giorno e con temperature più elevate, l’analisi dei dati raccolti oggi è particolarmente importante per i Team in vista della strategia in qualifica. Potrebbero infatti provare a superare il Q2 su medium oppure scegliere la soft nel caso in cui la ritenessero una valida opzione per la prima parte di gara. La mescola C3 hard sarà fondamentale per coloro che partiranno su soft, dato che diversi Team l’hanno provata in FP2. Il miglior tempo di Bottas nella seconda sessione di libere è circa un secondo più veloce rispetto al 2018, un chiaro segnale di una Formula 1 in continua evoluzione e sempre più veloce, nella quale i nostri pneumatici devono essere sempre più performanti” dice Mario Isola, respnsabile F.1 di Pirelli.
(ITALPRESS).