“Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato Giuseppe Conte per domani mattina alle 9.30”.
Lo ha reso noto il Quirinale al termine del secondo giro di consultazioni a seguito della crisi di governo.
L’ultimo a presentarsi al Colle, al termine dell’ennesima giornata convulsa, era stato Luigi Di Maio, con la delegazione del Movimento Cinque Stelle. “Abbiamo comunicato al presidente della Repubblica che c’e’ un accordo politico con il Pd perche’ Giuseppe Conte possa ricevere l’incarico di formare un nuovo governo. Abbiamo obiettivi da realizzare e il nostro programma e’ sempre lo stesso che e’ stato votato da 11 milioni di italiani il 4 marzo del 2018. Non scapperemo” ha detto Di Maio.
Poco prima, in maniera meno esplicita ma altrettanto chiara, era stato il segretario dem Nicola Zingaretti a far sapere che la trattativa con il M5S si era sbloccata e che erano cadute le pregiudiziali su Giuseppe Conte, che si basavano sulla richiesta di discontinuità.
“Abbiamo espresso al presidente della Repubblica il sostegno al tentativo di dare vita a un nuovo governo, con una nuova maggioranza politica. Alla luce degli equilibri parlamentari abbiamo riferito di avere accettato la proposta del M5S di indicare, in quanto partito di maggioranza relativa, il nome del presidente del Consiglio dei ministri. Il nome ci e’ stato indicato nei giorni scorsi”.