“Mario Draghi non è un nemico, ma un italiano che rappresenta un’istituzione importante, con cui vogliamo avere un dialogo sereno nell’interesse del Paese”. Così, il giorno dopo l’attacco di Luigi Di Maio, che aveva accusato il presidente della Bce di “avvelenare il clima”, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, interviene con un’intervista al Fatto Quotidiano.
Secondo il ministro Di Maio “si riferiva a un passaggio dell’intervento del presidente della Bce, quello in cui parlando dell’Italia aveva accennato alla Brexit. Un paragone che non può esistere, perchè il nostro governo non ha alcuna intenzione di lasciare la Ue e l’euro”. Con l’Europa “siamo aperti al dialogo, ma i due commissari europei – Juncker e Moscovici – fanno politica sulla pelle dei cittadini. Hanno criticato la manovra senza averla neppure letta, appena hanno appreso dell’aumento del deficit”, aggiunge Bonafede.
“Non abbiamo incertezze e sappiamo dove va il Paese – sottolinea il Ministro -. Tria non mette in discussione la bontà della manovra”. Poi, ribadisce che alle banche “non sarà dato un euro dei cittadini. La situazione è sotto controllo. Spiegheremo la manovra ai mercati e lo spread calerà”.
“Renderemo l’Italia più forte con le nostre riforme – prosegue -. E una di queste sarà la riforma del processo civile, con cui abbatteremo i tempi delle cause, garantendo la tutela dei diritti. Sarà fondamentale per attirare investimenti”.
“Non abbiamo deciso se presentarla con disegno di legge o con decreto – dice -. Entro metà novembre la metteremo in consultazione sul web per avere il parere di cittadini e addetti ai lavori”. Ed in merito al condono, assicura: “E’ una pace fiscale prevista dal contratto, per andare incontro a chi è in difficoltà. Non converrà a chi ha commesso reati, perchè non è prevista la non punibilità”.
E sul Tap: “Abbiamo fatto un’operazione verità appena entrati in possesso delle carte. Hanno creato penali per 20 miliardi e non si può tornare indietro”.