Gli incubi di Di Lorenzo e la scocca di Cristante
ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) - Dominati, ridimensionati, ma anche miracolati. Se Gigio Donnarumma non avesse detto no a tutti tranne che al 'fuoco amico', ci poteva scappare pure la 'manita' tanto cara agli spagnoli. Abbiamo perso, ma di misura e la differenza reti, se dovesse andare male anche a Lipsia, potrebbe avere un suo perchè. Il capitano è l'unico a salvarsi, per il resto tutti bocciati, al massimo qualche sufficienza striminzita.
DI LORENZO 4: Questa notte non avrà chiuso occhi, non per l'adrenalina della partita che si fa fatica a smaltire, ma per il timore che Nico Williams potesse saltarlo anche nel sonno. Travolto da serpentine e dribbling, non l'ha mai preso e quei continui giramenti di testa gli hanno fatto perdere anche la misura dei passaggi più banali. ANNICHILITO.
CALAFIORI 5: In ogni autogol la sfortuna è spesso una componente determinante, così è stato ieri. Ma al di là dell'autorete come tutti ha sofferto, ha l'attenuante di essere tra i meno esperti. Nonostante tutto è rimasto lucido, ha lottato, si è sporcato il vestito, ma non è bastato contro la qualità delle furie rosse. BATTEZZATO
BARELLA 5: Migliore in campo contro l'Albania, finisce nella rete
del palleggio iberico a Gelsenkirchen. Diversi errori anche
tecnici. C'è un'immagine che dice tutto: il suo terrore negli occhi quando in 5 gli chiudono ogni linea di passaggio, palla persa e pedalare, è andata così. IRRETITO
CRISTANTE 6: Forse la 'scocca' di Bryan di San Vito al Tagliamento poteva essere utile dal 1° minuto. Intendiamoci, non che al 46° si sia accesa la luce con il suo ingresso in campo, ma un po' di solidità l'ha data, un po' di ordine l'ha messo. E' da sempre il 12esimo titolare, con la Croazia potrebbe, anzi dovrebbe, partire titolare. RILANCIATO
ari/gsl