ROMA (ITALPRESS) – “Il piano Caivano è un esempio di ciò che può fare lo Stato, intervenendo sul sud-Italia con un’opera di rigenerazione culturale delle periferie”.
Queste le parole del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, intervenuto nel corso della sua audizione presso le commissioni di Camera e Senato relativamente alle linee programmatiche del dicastero. “Valorizzare la potenzialità economica del nostro patrimonio non deve essere un tabù – sottolinea il ministro – . Bisogna potenziare valore e tutela dei siti minori, utilizzando poi i maggiori incassi per investire in progetti socioculturali, rispondendo alla vocazione di mettere a servizio la conoscenza e la bellezza di ogni forma di disagio, facendosene carico e prendendosene cura. Premieremo chi incoraggerà l’accesso al sapere, le biblioteche, centri culturali dei quartieri e delle periferie, anche come risposta all’editoria, dando accesso alla lettura e rimuovendo le barriere esistenti – ha detto ancora Giuli – . L’attitudine che ci guida è ancora olivettiana, muovendo dalla comunità concreta, favorendo la riarticolazione di un tessuto umano laddove risulta sfilacciato dal degrado urbano, dallo spopolamento di alcuni territori del territorio appenninico”.
“Bisogna riconnettere un tessuto economico attraverso il lavoro e quanto c’è di attrattivo in un territorio e in alcuni borghi ricchi di cultura. Con il modello Caivano – prosegue – il Governo ha dato un esempio di cosa può fare lo Stato. A partire dal sud intendiamo infatti intervenire con un’imponente opera di rigenerazione culturale delle periferie. Pensiamo a misure che consentano di destinare alcuni spazi di musei e servizi culturali ad iniziative di welfare, pensando alla crescita dei bambini, aiutando i genitori lavoratori e fornendo ai loro figli esperienze didattiche già da fanciulli. Villa Verdi sarà un paradigma di questa connotazione, creando itinerari simili per ogni area italiana, chiamando a collaborare gli enti locali come le università, ma anche quelli privati”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).