ROMA (ITALPRESS) – “I rischi di assembramento sono considerati maggiori in uscita dalle scuole che in ingresso. A Bari, Cagliari, Genova, Milano, Napoli, Roma, Venezia, sono previste fasce diverse di entrata e uscita, in alcuni casi Bologna, Palermo, Reggio Calabria, Potenza e Torino, non sono previste differenze di orario. Questo quadro ci dice che non dobbiamo guardare solo al numero di mezzi o di servizi aggiuntivi messi in campo, in realtà gli strumenti sono due: la differenziazione di orario e la quantità di mezzi messi in campo”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, nel corso dell’audizione in commissione Trasporti della Camera. “In autunno è previsto un calo per spostamenti di studio e lavoro, è prevista una diminuzione dell’uso del mezzo pubblico, è previsto un aumento del ricorso all’auto privata, il Covid ha un ruolo importante nel determinare queste scelte”. “C’è un calo fortissimo nelle attese di spostamento” ha aggiunto “tra le preferenze nell’uso di certi mezzi si attende una caduta di circa il 20% nell’utilizzo del mezzo pubblico, tra il prima e il dopo pandemia, con un parallelo incremento dell’uso dell’auto privata”. “Il 99,8% dei passeggeri sui treni a lunga percorrenza esibisce il green pass al momento del controllo, quindi le violazioni sono nell’ordine di poche decine, meno di 100 al giorno su tutta la rete nazionale” rivela il ministro. “Per il trasporto pubblico locale, dove non è previsto l’utilizzo del green pass, si registra una probabilità molto limitata di contagio se sono seguite le regole” ha aggiunto. “Sul Tpl non c’è nessun controllo sul green pass, semplicemente perchè non c’è l’obbligo del green pass sul Tpl, questo non significa che non si devono fare controlli sul tasso di rimpiemento dei mezzi, bisogna incoraggiare le persone a seguire le regole, queste attività vanno effettuate principalmente a terra, nè il governo, nè le province, nè i comuni, nè le Regioni hanno mai immaginato di poter avere dei controllori su tutti i mezzi pubblici” ha concluso il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini
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