Sta cambiando il rapporto tra i giovani e l’automobile. Sempre più persone under 35 scelgono di non acquistare un’auto, preferendo soluzioni come il car sharing e il noleggio a lungo termine. Una trasformazione che non è solo economica, ma anche culturale e sociale: la proprietà non è più vista come un traguardo, ma come un peso gestionale e finanziario da evitare.
Secondo i dati dell’ACI – Automobile Club d’Italia, le immatricolazioni da parte di giovani tra i 18 e i 35 anni sono diminuite del 30% negli ultimi dieci anni. A spingere verso nuove forme di mobilità sono diversi fattori: l’aumento dei costi fissi, come assicurazione e carburante, le restrizioni alla circolazione nelle aree urbane, e gli stipendi iniziali sempre più bassi che rendono l’acquisto di un’auto poco realistico.
Inoltre, con la diffusione del lavoro da remoto, molti giovani cambiano frequentemente città o regione, rendendo impraticabile possedere un’auto legata a un luogo specifico. In questo contesto, la possibilità di accedere a un veicolo solo quando serve, senza l’obbligo della proprietà, diventa un’alternativa intelligente, flessibile e sostenibile.
Il peso crescente dei costi di gestione
Uno dei motivi principali che scoraggiano i giovani dall’acquisto di un’auto è l’incremento costante dei costi di gestione. Oggi mantenere un veicolo comporta spese che, soprattutto per chi ha un reddito limitato, risultano difficili da sostenere. Assicurazione, bollo, manutenzione e carburante rappresentano un impegno economico mensile sempre più pesante.
Secondo un’analisi dell’Osservatorio SOStariffe.it, nel 2024 il costo medio annuale per mantenere un’auto in Italia ha superato i 5.300 euro, con un incremento di circa il 7% rispetto all’anno precedente. La sola polizza RC auto per un neopatentato può facilmente superare i 1.000 euro all’anno, soprattutto nelle grandi città o nelle regioni con alta sinistrosità. A ciò si aggiungono i rincari dei carburanti, che hanno toccato punte oltre i 2 euro al litro durante i picchi inflazionistici.
Oltre ai costi diretti, esistono anche spese impreviste legate a guasti, multe, o riparazioni non coperte dall’assicurazione. Per chi ha appena iniziato a lavorare, queste spese possono compromettere l’equilibrio finanziario personale e rendere l’auto un bene troppo oneroso.
Il car sharing e il noleggio a lungo termine emergono come soluzioni più sostenibili: nessuna spesa iniziale importante, costi fissi pianificabili e servizi inclusi, come l’assicurazione e la manutenzione ordinaria. In particolare, il noleggio a lungo termine consente di avere un’auto nuova pagando un canone mensile trasparente, senza sorprese né obblighi di proprietà.
Di fronte a questo scenario, per molti giovani il concetto di “avere un’auto” lascia il posto all’idea di “utilizzarla solo quando serve”, eliminando le spese superflue e alleggerendo la pressione sul bilancio mensile.
Come scritto anche dal sito specializzato LaTuaAuto.com, le formule di noleggio a lungo termine e leasing stanno così diventando sempre più popolari, soprattutto tra i giovani che non sentono il bisogno irrinunciabile di avere un auto di proprietà.
ZTL e limitazioni alla circolazione nelle città
Per chi vive in città, possedere un’auto privata è sempre meno pratico. Uno degli ostacoli più significativi è rappresentato dalla diffusione delle zone a traffico limitato (ZTL), che vietano o limitano fortemente l’accesso alle aree centrali dei principali centri urbani. In molte città italiane come Milano, Torino, Roma, Firenze e Bologna, le ZTL coprono porzioni sempre più ampie del territorio cittadino e sono attive anche in fasce orarie estese.
A queste si aggiungono i blocchi temporanei del traffico durante i picchi di inquinamento, le domeniche ecologiche, le limitazioni stagionali per i veicoli più inquinanti e le nuove misure previste dalle Zone a Emissioni Ridotte (LEZ) e dalle Zone a Emissioni Zero (ZTL Zero) introdotte o annunciate in diverse città europee e italiane.
Il risultato è che utilizzare la propria auto in ambito urbano è diventato complicato, se non addirittura frustrante. Parcheggi costosi e difficili da trovare, multe per errori involontari, orari limitati per l’accesso: tutto ciò rende il possesso di un’auto una scelta poco compatibile con la vita cittadina.
Al contrario, servizi come il car sharing offrono veicoli già autorizzati a circolare nelle ZTL, spesso con parcheggi dedicati e accesso facilitato ai centri urbani. In molte città, le auto condivise possono anche sostare gratuitamente sulle strisce blu o nei parcheggi riservati, offrendo un vantaggio concreto e immediato.
Per i giovani che si spostano spesso per studio, lavoro o svago, la libertà di movimento senza i vincoli imposti dalla proprietà è una caratteristica sempre più desiderata. L’efficienza, la comodità e la possibilità di usare un veicolo solo quando davvero necessario rendono il car sharing un’alternativa perfetta alla complessità crescente delle regole urbane.
Redditi bassi e incertezza lavorativa
Per molti giovani italiani, l’ingresso nel mondo del lavoro è segnato da stipendi modesti e da una crescente instabilità contrattuale. Questa condizione incide direttamente sulla possibilità di affrontare spese importanti come l’acquisto e il mantenimento di un’auto.
Secondo i dati pubblicati dall’Istat, il reddito medio annuo dei lavoratori under 30 si è ridotto di oltre il 10% rispetto agli anni 2000, mentre i costi legati alla vita quotidiana – trasporti inclusi – sono aumentati in modo significativo. Inoltre, più del 30% dei giovani lavora con contratti a termine, part-time involontari o collaborazioni discontinue, rendendo difficile pianificare investimenti a lungo termine.
In questo contesto, comprare un’auto non è solo un sacrificio economico, ma anche un rischio. Un cambiamento di lavoro, un trasferimento improvviso o la perdita dell’impiego possono trasformare l’automobile da risorsa a fardello finanziario.
Il noleggio a lungo termine e il car sharing rispondono a questa situazione con proposte flessibili e adattabili: nessun mutuo o finanziamento da estinguere, nessun deprezzamento da assorbire, solo un costo mensile prevedibile o una tariffa legata all’uso effettivo. Il noleggio, in particolare, include spesso assicurazione, manutenzione e assistenza stradale, offrendo una gestione semplificata e senza sorprese.
Per chi è ancora all’inizio della carriera o si muove tra progetti freelance, stage, tirocini o contratti a breve termine, questi servizi rappresentano una soluzione più sicura e sostenibile rispetto all’acquisto di un’auto propria.
Mobilità flessibile per una generazione in movimento
Il concetto di stabilità, per molti giovani, sta cambiando. Sempre più persone under 35 cambiano città, regione o Paese con maggiore frequenza, spesso spinte da opportunità lavorative, esigenze personali o semplicemente dal desiderio di esplorare nuovi stili di vita. La diffusione del lavoro da remoto e delle professioni digitali ha reso possibile vivere lontano dalla sede aziendale, svincolandosi da un luogo fisso.
In questo scenario, possedere un’auto vincolata a un singolo domicilio diventa poco pratico. Avere un veicolo parcheggiato in una città mentre si lavora da tutt’altra parte comporta costi inutili e una gestione complessa. È qui che entrano in gioco soluzioni come il car sharing, disponibile in molte città italiane ed europee, e il noleggio a lungo termine, che in alcuni casi può essere modulato in base alle esigenze di spostamento e durata.
Questi servizi permettono ai giovani di disporre di un veicolo quando e dove serve, senza dover affrontare i limiti imposti dalla proprietà. Il car sharing consente l’utilizzo di auto già presenti in loco, mentre il noleggio può essere pianificato per periodi più lunghi, con la possibilità di restituire il mezzo al termine dell’utilizzo senza obblighi.
A spingere in questa direzione c’è anche un’evoluzione nei valori: meno attaccamento ai beni materiali, maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e una preferenza per soluzioni flessibili e condivise. La mobilità personale, in questo contesto, diventa un servizio, non più un bene da possedere.
Per una generazione che si muove, cambia, si adatta e cerca soluzioni su misura, l’auto di proprietà appare come una scelta rigida e superata. L’alternativa è una mobilità fluida, integrata, più economica e coerente con uno stile di vita dinamico.