VENEZIA (ITALPRESS) – Il 30 marzo 2004 viene istituito ufficialmente dallo Stato italiano, con la Legge 92, il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati. Per ricordare i 20 anni trascorsi si è tenuta oggi al Municipio di Mestre una cerimonia alla quale sono intervenuti la presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, l’assessore comunale Renato Boraso, il presidente di Venezia dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Alessandro Cuk, e altri rappresentanti dell’Anvgd di Venezia. Il presidente Cuk ha omaggiato la presidente Damiano e l’assessore Boraso di un gagliardetto e dei libri “Nazario Sauro. Figlio dell’Istria, eroe d’Italia” e “Il piroscafo Toscana. La nave dell’esodo da Pola”.
“Nel 1984 quando, come Comune di Venezia, ponemmo un cippo al cimitero di Mestre in ricordo della tragedia delle foibe, era ancora difficile solo parlarne – ha spiegato l’assessore Boraso – ma da allora molta strada è stata fatta. La legge nazionale 92 del 2004 ha determinato un confine tra oblio e verità storica e in questi venti anni gli elementi di attrito sono andati scomparendo. Non dimentichiamo però che, oltre alla tragedia delle foibe e degli esuli, ancora oggi oltre il confine orientale vivono 50 comunità italiane con cui dobbiamo mantenere vivi i legami e continuare a crescere insieme”.
Il Comune di Venezia, come ha precisato il presidente Cuk, anche prima dell’istituzione della Legge 92, ha messo l’accento sulla tragedia della foibe e degli esuli: oltre al cippo al cimitero di Mestre, nel 2003 è stato intitolato a Marghera il piazzale “Martiri delle foibe”; nel 2009 nello stesso piazzale è stato posizionato un cippo; nel 2012 è stato creato un “Archivio del ricordo” con video interviste agli esuli e approfondimenti. E ancora nel 2014 al Convitto Foscarini di Venezia è stata appesa una targa per ricordare che, fino al 1955, è stato il più grande campo profughi della città; nel 2015 è stato rafforzato il Tavolo di coordinamento cittadino per le iniziative sul Giorno del Ricordo; nel 2019 a Mestre è stata intitolata una rotonda alla studentessa Norma Cossetto e nel 2021 al Lido uno spazio di verde pubblico ha preso il nome dell’attrice Alida Valli.
“Sono onorata e orgogliosa di come, in questi anni da presidente del Consiglio comunale, sono cresciute le iniziative per ricordare una pagina così buia della nostra storia – ha concluso la presidente Damiano – per troppo tempo colpevolmente dimenticata. Il nostro territorio, anche per la vicinanza geografica, è da sempre legato alle terre del Venezia Giulia e della Dalmazia e ha portato avanti nel tempo un percorso di verità, un lavoro di ricordo e ricucitura perché ciò che è stato non vada dimenticato, soprattutto da parte dei più giovani”.
foto: ufficio stampa comune di Venezia
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