Ogni voto conta se vogliamo cambiare il Paese con Forza Italia
Ogni voto conta, ogni voto ha il peso di un mattone che, insieme con milioni di altri mattoni, erigono una barriera contro le ingiustizie che da anni affliggono il nostro Paese. Solo con le fondamenta del consenso si può dare forza e stabilità a un governo di centrodestra, che così avrà l’onore e l’onore di cambiare l’Italia, perché è in grado di farlo, ha strumenti, programma, classe dirigente, coerenza e compattezza. Solo con il voto a Forza Italia sarà possibile avere un baricentro fondamentale che garantisca l’equilibrio, la moderazione, l’europeismo e i principi liberali.
Non andare a votare, invece, significa praticamente perdere il diritto di lamentarsi, perché si rinuncia alla possibilità di dire di aver contribuito a cambiare le cose. Sono tanti singoli individui che costituiscono una comunità. E questi, il 25 settembre hanno l’occasione di scegliere il modello di Paese che desiderano. Il voto è un diritto, ottenuto a carissimo prezzo dai padri fondatori della nostra Repubblica. Ma è anche un dovere, perché la democrazia rappresenta un potere esercitato dai cittadini. Un’arma pacifica, ma così potente che viene troppo spesso combattuta da ogni genere di totalitarismo e dittatura.
Ebbene, è venuto il momento di imbracciare quest’arma simbolica, per dire basta a 11 anni di governi che non sono rappresentanza della volontà popolare. Per dare un mandato pieno al centrodestra e a Forza Italia, per assicurare non solo un futuro di benessere al Paese, ma alla Sicilia intera. Perché domenica i siciliani avranno anche la possibilità di eleggere come presidente della Regione Renato Schifani, che con la sua serietà, la sua autorevolezza, la sua storia, la sua competenza, rappresenta la persona ideale per il rilancio dell’Isola. E lo è anche per un altro motivo: con la vittoria elettorale del centrodestra, sarà possibile un fondamentale collegamento fra il governo di Palermo e quello di Roma. Una sinergia decisiva, perché le decisioni prese a livello centrale, adeguatamente promosse e sollecitate dal presidente Schifani, avranno un’efficacia fondamentale per le politiche dell’Isola.
Appena arriveremo al governo, entro pochi mesi vareremo una legge di stabilità che darà l’avvio a una grande riforma fiscale che entro la fine della legislatura porterà a una flat tax del 23 per cento. Coloro che invece hanno un reddito inferiore ai 15mila euro non dovranno pagare neanche un euro.
Stesso discorso vale per il lavoro, settore delicato per la nostra Regione, dove ormai ha raggiunto un tasso di disoccupazione giovanile del 60 per cento. Garantiremo uno stipendio minimo di mille euro, per tutti coloro che faranno apprendistato, praticantato o avranno un lavoro a tempo determinato. Daremo alle imprese incentivi che prevedono una decontribuzione totale per i primi due anni in favore di chi dovesse assumere una persona sotto i quarant’anni. E ad assicurare un enorme aumento dei posti di lavoro ci sarà anche la grande rivoluzione infrastrutturale che realizzeremo in Sicilia. La creazione del solo ponte sullo Stretto di Messina garantirà almeno 118mila nuovi occupati. Ma oltre a quest’opera, dovremo intervenire anche per sistemare, ammodernare e costruire strade, autostrade e ferrovie, compresa l’Alta velocità da Palermo a Catania e da Catania a Messina, per la quale sono già stati presi contatti con i vertici delle Ferrovie italiane.
Per avere la garanzia che tutto questo sarà realizzato, il 25 settembre è necessario che gli italiani vadano in massa alle urne e in massa votino Forza Italia. E per votare, ricordate che bisogna barrare unicamente il simbolo di Forza Italia sulle schede per la Camera (di colore rosa) e per il Senato (gialla), SENZA scrivere o fare alcun altro segno.
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