Giani “Legge fine vita non è ideologica, non vince morte”

Campogalliano (Mo) - Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna annuncia la sua candidatura alla segreria del Partito Democratico, a Campogalliano, suo paese natale all’interno di una chiesa sconsacrata situata nella piazza dove hanno sede il locale circolo del PD e l’abitazione in cui e’ nato. Nella foto Eugenio Giani, presidente della regione Toscana (Campogalliano (Mo) - 2022-11-20, Roberto Brancolini) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

FIRENZE (ITALPRESS) – “No assolutamente, non c’è questo rischio perchè in realtà i principi che valgono in Italia sono oggi fissati, da sei anni, dalla sentenza della Corte costituzionale e l’estrema corte è stata inequivocabile, e noi ci atteniamo a quella, non abbiamo cambiato le condizioni o inserito un motivo in più o uno in meno. I motivi per procedere in casi straordinari a quello che è una assistenza medicale per il fine vita sono quelli fissati dalla Corte costituzionale”. Così ha risposto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ospite di Sky Tg24, a chi gli ha chiesto se con l’approvazione della pdl sul fine vita da parte del Consiglio regionale toscano, non si genererà confusione nella gestione proprio del fine vita, fra Regioni diverse.
“Quello che si veniva a determinare non era tanto una questione di principi, è una questione di gestione, e la questione di gestione attiene alle Regioni perchè la sanità secondo l’articolo 117 della Costituzione nella sua competenza di complementarietà prevede che la gestione sia affidata alle Regioni-ha aggiunto Giani-. Tale questione viene al momento gestita in modo differente fra Regione e Regione, ed anche al suo interno noi ci siamo trovati a casi che venivano seguiti con una modalità da una Asl e con una differente modalità dall’altra, quindi quello che sentivamo vi fosse il bisogno, ed io ritengo che questo sta assolutamente fra i principi costituzionali, è che le modalità di gestione di questa situazione in Toscana avessero regole certe, tempi chiari, indicazioni che valessero secondo il principio di uguaglianza per tutti i cittadini, ed è quello che abbiamo fatto. A mio giudizio deve essere fatto anche dalle altre Regioni. Contemporaneamente se poi lo Stato, seguendo l’indirizzo che la Corte costituzionale ha dato, fa una legge in cui questi principi li chiarisce, ed ecco che nella legge dello Stato si può andare oltre quello che ha previsto la Costituzione perchè il potere è del legislatore, e conseguentemente può fissare delle caratteristiche, dei principi, delle realtà che noi ad esempio non possiamo fare, ancora meglio, si dà più chiarezza”.
“Vorrei inoltre precisare che in questo caso non vince la morte come anche con battute ideologiche si è detto, ma che questa legge è tutto fuorchè ideologica. In questo caso si dà al cittadino la dignità del diritto di poter, quando lo può far liberamente scegliere, le modalità di un percorso di fine vita” ha concluso Giani.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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