Il cavallo alato, “simbolo della Toscana moderna, della libertà e della democrazia” da oggi è esposto accanto al ritratto di Cosmo I de’ Medici nella galleria storica di palazzo del Pegaso. Con questo gesto simbolico il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, celebra l’ascesa del secondo e ultimo duca di Firenze a Granduca della Toscana nel giorno in cui ricorre il 450esimo anniversario. “Il 27 agosto 1569 – ricorda Giani – papa Pio V insignì Cosimo I del titolo di ‘Magnus Dux Etruriae’. Fu così istituito il titolo di Granduca per chi, da allora in poi e fino all’unità d’Italia, si succedette alla guida della Toscana”.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti, il presidente ricorda la figura di Cosimo e la inserisce nel novero dei protagonisti che determineranno il processo di aggregazione del nostro Paese. “Autentico statista di casa Medici, ha dato al Granducato un’impostazione di Stato che sarà poi la Regione di oggi”, dice Giani elencando l’impegno profuso tra “contatti diplomatici e costruzione di palazzi e fortezze”, tra questi gli Uffizi, la ristrutturazione di Palazzo Vecchio con il Salone dei Cinquecento, l’acquisto di Palazzo Pitti fino all’idea del Corridoio Vasariano.
Nel 2019 ricorrono anche i 500 anni della nascita e non a caso Giani ne ha fatto l’anno di Cosimo da celebrare e ricordare attraverso iniziative e progetti specifici appoggiati anche dal Consiglio. Grazie alla legge sui “Grandi Toscani” approvata lo scorso febbraio, è stato istituito un bando per sostenere le iniziative collegate alle celebrazioni del “padre della Toscana moderna”, come lo definisce ancora il presidente. Un avviso rivolto ai comuni toscani finanziato con 80mila euro, “che si stima ne muoveranno fino a 300mila tra progetti e iniziative sul territorio”, spiega Giani, cui hanno risposto tutte le province e che ha prodotto 38 progetti che “ben rappresentano l’interpretazione della figura del Granduca nei singoli territori”.
Le domande pervenute si riferiscono a progetti e iniziative (4 dalla provincia di Arezzo; 9 dalla provincia di Firenze; 2 dalla provincia di Grosseto; 1 dalla provincia di Livorno; 2 dalla provincia di Lucca; 5 dalla provincia di Massa; 7 dalla provincia di Pisa; 2 dalla provincia di Prato; 2 dalla provincia di Pistoia; 4 domande dalla provincia di Siena) che ricordano il peso storico di Cosimo I de’ Medici e spaziano tra convegni, mostre, laboratori e spettacoli.