“Lavoriamo per non avere certe battute di arresto. Per me e’ importante l’equilibrio”. Cosi’ il tecnico del Milan, Marco Giampaolo, alla vigilia della sfida di campionato con il Genoa, che per molti potrebbe essere la sua ‘ultima spiaggia’. “Non bisogna ragionare con l’io ma con il noi – spiega il mister rossonero in conferenza stampa – Sento la responsabilita’ per la squadra, la societa’, i giocatori ed i tifosi al di la’ degli interessi individuali, che non contano nulla rispetto al Milan. Dopo 4 sconfitte in 6 partite e’ chiaro che e’ tutto nero e i giudizi sono pessimistici, ma anche in questo caso servirebbe equilibrio. Io sarei molto cauto bel dare giudizi definitivi, come molti fanno”. “Le sconfitte intaccano il morale dei calciatori – prosegue l’ex allenatore della Sampdoria – Chi pensa che ne fregano si sbaglia, abbiamo analizzato i nostri errori, ci siamo confrontati. Abbiamo messo in atto tutte quelle strategie per superare il momento difficile. Quello che ci siamo detti resta tra noi. Romagnoli ha detto che morirebbe per me? I giocatori devono dare la vita per la maglia, non per me. La squadra credeva e crede nelle mie idee, anche se le sconfitte rischiano di intaccare il nostro lavoro. Bisogna essere forti nelle sconfitte, c’e’ da soffrire ed essere attenti ai dettagli”. Infine, una battuta su Piatek, grande ex dell’incontro e certo di una maglia da titolare nonostante il suo periodo no: “Gli uomini importanti devono stare in trincea. Deve star li’, soffrire e prendersi delle responsabilita’. Posso metterlo da parte una partita per farlo recuperare, ma posso rinunciare al nostro capocannoniere. Se i gol non li fa lui chi li fa, io?”.
GIAMPAOLO “IL MIO FUTURO? CONTA SOLO IL MILAN”
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