NAPOLI (ITALPRESS) – “A Emanuele Palumbo, Geolier, figlio di Napoli, in segno di gratitudine ed ammirazione, per il prestigioso traguardo conseguito, per aver rappresentato la Città e la sua cultura musicale nella gara canora più prestigiosa del Paese, il Festival di Sanremo 2024. Napoli, grande Città della Musica, è orgogliosa e sostiene i suoi talenti”. Così recita la targa consegnata al Maschio Angioino dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, al rapper Geolier, al secolo Emanuele Palumbo. Il 23enne, cresciuto nel rione Gescal a Secondigliano, è reduce dal grande successo ottenuto al Festival di Sanremo dove ha presentato il singolo “I p’ me, tu p’te”: il 60% di consensi ricevuti al televoto non è bastato all’artista partenopeo per aggiudicarsi la vittoria finale, ma al ritorno a casa è un vero e proprio bagno di folla quello che attende il rapper. Gremita la Sala dei Baroni per la consegna della targa personalizzata e la medaglia della città al cantante arrivato al secondo posto al Festival alle spalle di Angelina Mango, anche lei molto apprezzata a Napoli e omaggiata, quando nominata dal sindaco Manfredi, dal bel applauso del Castel Nuovo. All’incontro pubblico, introdotto dal consigliere delegato per la Musica e l’Audiovisivo, Ferdinando Tozzi, ha preso parte anche la presidente del Consiglio comunale, Enza Amato.
“Geolier è espressione di una delle tante facce della nostra cultura musicale e questo riconoscimento era dovuto – sottolinea Gaetano Manfredi -. Ad Emanuele chiederemo un forte impegno per continuare delle attività che già abbiamo avviato con lui nelle nostre periferie. Abbiamo bisogno di testimonial per parlare al grande popolo dei giovani e mandare loro messaggi positivi utilizzando il loro linguaggio, la musica e le loro espressioni culturali. Sono molto dispiaciuto per alcune polemiche che ci sono state a Sanremo” aggiunge il sindaco che poi sottolinea: “Napoli è un luogo di grande cultura internazionale. Non cadiamo nelle polemiche e nelle contrapposizioni perchè sono ragionamenti provinciali. Sono contento che Geolier abbia reagito in maniera positiva perchè è anche segno di una città più matura, che non è vittima degli stereotipi ma guarda a testa alta alle sfide che ha davanti”.
“Voglio ringraziare tutti quanti per la vicinanza a me che sono giovane, sono un ragazzo del 2000, e ai giovani – afferma Geolier parlando dal palco -. L’unione, noi napoletani, l’abbiamo sempre avuta. Io – prosegue – sono andato a Sanremo con l’obiettivo di portare il dialetto napoletano, la lingua napoletana anzi, e ci sono riuscito. Alla fine il risultato conta poco, sono rimasto contento di tutto. Sono stato grato del supporto della mia città che non era scontato, è stato esagerato, le persone si sono sentite veramente in diritto di supportarmi. Alla fine – conclude – quando un prodotto esce da Napoli i napoletani ne sono proprietari: quindi io sono proprietà di Napoli, per sempre”.
– Foto: xc9/Italpress –
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