GENOVA (ITALPRESS) – Genova si candida a ospitare per l’Italia una delle gigafactory per l’intelligenza artificiale finanziate dall’Unione europea. È stato annunciato oggi in occasione della firma del protocollo d’intesa ‘High performance computing per la ricerca biomedica’ con cui il capoluogo ligure si propone come ‘capitale del dato’ a livello nazionale. Presente all’evento il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessio Butti.
“Si tratta di decidere tra noi e Bologna – ha detto il presidente ligure Marco Bucci -. Bologna si candidata col Cineca, noi abbiamo il computer di Leonardo che è più potente, più importante, e soprattutto abbiamo una filiera enorme tra IIT, le università, tutte le nostre aziende. Abbiamo veramente la capacità di fare un grande passo avanti, quindi io vedo importanti ricadute economiche occupazionali”. Dove si troveranno le aree necessarie? Per il momento Bucci non si sbilancia: “Non servono grossi spazi. Una gigafactory ha bisogno di spazi per i computer, ovviamente, e di scrivanie per le persone che lavorano. Si parla di 15-20 metri quadrati per persona circa. Come vedete lo sviluppo dell’industria consente di avere posti di lavoro concentrati in spazi minori che in passato. La gigafactory, invece, è molto energivora perché i computer consumano un sacco di elettricità, però troveremo l’energia verde necessaria”.
Il documento è stato sottoscritto da Regione Liguria, Comune di Genova, Liguria Digitale, Confindustria Genova, CNR, Istituto Italiano di Tecnologia, Università degli Studi di Genova, Leonardo, Istituto Giannina Gaslini IRCCS, Ospedale Policlinico San Martino IRCCS, Camera di Commercio di Genova, Mnesys e RAISE. L’intesa pone nuove basi per il futuro digitale della città, grazie alla presenza di ben due supercomputer (Davinci-1 di Leonardo e Franklin dell’IIT, ospitato da Liguria Digitale) e al relativo know how che – partendo dalla ricerca biomedica – potrà così allargarsi anche agli altri settori di sviluppo.
“La Liguria ha offerto importanti risultati per quanto riguarda la digitalizzazione e il Pnrr – ha commentato Butti -. Sono qua per suggellare quello che sta avvenendo, che è una straordinaria iniziativa che collega intelligenza artificiale, il supercalcolo, il mondo delle università, dell’industria, che è quello a cui stiamo tentando di lavorare noi come governo, cioè la collaborazione tra pubblico e privato. Certamente la gigafactory è un obiettivo straordinario. Siamo tutti impegnati, dobbiamo contemperare anche le esigenze economiche e finanziarie di tutto il territorio”.
– foto xa8/Italpress –
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