Differenza di stipendio tra uomo e donna (Gender pay gap) in Italia e nel mondo. Tassi occupazionali e impatto economico.
Si chiama “gender pay gap” e fa riferimento alla disparità di stipendio tra uomo e donna. Il gender pay gap è una questione che abbraccia tutti i Paesi, Italia inclusa. Facciamo una panoramica su questo fenomeno noto come “pay gap gender“.
Il Piano d’Azione UE per il 2017 – 2019 ha affrontato il problema del divario retributivo di genere o pay gap gender. Una Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo afferma:
“La parità di genere rappresenta uno dei valori fondamentali dell’Unione Europea. Eppure, sul lavoro la realtà è diversa. Nell’UE le donne, nei vari settori economici, guadagnano in media oltre il 16% in meno all’ora rispetto agli uomini. Questo divario retributivo di genere è rimasto stabile negli ultimi 5 anni. Al ritmo di cambiamento attuale verrà colmato solo all’inizio del prossimo millennio.”
Insomma, davvero cattive notizie per le donne: al ritmo di progressione attuale, per vedere colmato il divario retributivo di genere dovremmo aspettare il 3000!
Questo scenario sconfortante sembra essere ubiquitario, presente in Italia, in Europa e nel Mondo. Quando si parla di pay gap gender è importante verificare le fonti e leggere con attenzione da dove provengono i dati statistici proposti. Il motivo? In rete circolano molte informazioni viziate.
In questo articolo riporteremo solo dati ufficiali, riportati dall’Assemblea Generale dell’ONU o dal World Economic Forum, punto di riferimento per l’economia globale.
Pay gap gender
In particolare, stando al Global Gender Gap, report istituito dal World Economic Forum, colmando la disparità retributiva di genere entro, lo scenario economico potrebbe cambiare fino ad aggiungere:
- $ 240 miliardi al PIL del Regno Unito
- $ 1,201 miliardi al PIL degli USA
- $ 526 miliardi al PIL del Giappone
- $ 285 miliardi al PIL della Germania
- 2,5 trilioni al PIL della Cina
Per chi non ha dimestichezza con i trilioni, un trilione equivale a un miliardo di miliardi. In ambito lavorativo, la disparità di genere non si riflette solo sul gap salariale ma anche sul tasso occupazionale. Stando al Global Gender Gap, limitare l’accesso al mondo del lavoro delle donne è controproducente per il mercato ed è costoso.
Per il report completo sul Gender pay gap pagina del World Economic Forumpotete consultare la , dedicata al global gender gap.
Nel 2010, l’ONU ha istituito l’UN Entity for Gender Equality and Empowerment of Women (UN Women) con lo scopo di colmare la parità di genere ma nel decennio successivo la situazione non ha fatto passi avanti.
Gender pay GAP Italia
Stando al Global Gender Gap Report 2017 del World Economic Forum, l’Italia è all’82° posto su 144 paesi nel mondo per quanto concerne la capacità di colmare la differenza di genere. Il ranking è una classifica generale che prende in esame non solo la differenza salariale ma anche la partecipazione femminile al mondo della politica, i tassi di occupazione, l’istruzione… Se si analizza solo la differenza di salario tra uomo e donna, l’Italia scende al 126° posto.
Lo studio evidenzia due fattori: vi è una quasi totale parità di genere in tema di istruzione, quindi uomini e donne hanno accesso alla medesima istruzione con indicatori di parità prossimi al 100%. Nonostante la parità in termini di istruzione, le opportunità economiche sono molto differenti: il report, inoltre, mette in evidenza la difficoltà di accesso delle donne alle professioni di maggior rilievo, sia in ambito pubblico, sia in ambito privato.
I dati ISTAT sul gender pay gap Italia
I dati ISTAT possono fornirci una panoramica più vicina. In Italia, le donne sono circa 1,7 milioni in più degli uomini e nonostante questa prevalenza, solo il 42% degli occupati è di sesso femminile e solo una bassa percentuale di questa occupa posizioni di rilievo.
In termini di differenza di genere il divario salariale fra uomini e donne è un fattore critico. Come si traduce in termini economici il gender pay gap Italia? Questa disparità vale quasi 3.00 euro annui secondo i dati dell’Osservatorio del Winning women institute. In pratica, è come se le donne lavorassero quasi due mesi gratis all’anno se si fa riferimento ai compensi dell’uomo.
In Italia la differenza di salario medio tra uomo e donna è pari al 10,4%. Questo dato, seppur sembra molto rilevante, è migliorato molto rispetto agli anni passati. Basterà pensare che nel 2016 sfiorava quasi il 13%.
L’immagine in alto espone la differenza di salario nelle diverse categorie lavorative. Fonte immagine: winningwomeninstitute.org