GATTUSO SI GODE HIGUAIN “PRONTI PER SALTO QUALITÀ”

“Sono arrivati due giocatori importanti, un giovane interessante come Mattia che può crescere molto e Gonzalo che tutti conosciamo. Li faremo sentire a casa loro, gli faremo capire come si lavora e come si sta in questo gruppo e sono sicuro che saranno un valore aggiunto, che ci daranno una mano per fare una stagione importante”. Rino Gattuso, ancora negli States con la squadra in vista dell’ultimo impegno nella International Champions Cup, dà il benvenuto a Caldara e Higuain, i primi due colpi dell’era Leonardo. “Il modulo di base sarà il 4-3-3, si andrà a ricercare anche qualcos’altro ma si lavorerà su questi concetti, la base è quella”, sottolinea il tecnico rossonero, tutt’altro che sorpreso da questi rinforzi.

“Mi aspettavo che la società facesse qualcosa, ho parlato tantissimo con Higuain come con tanti altri giocatori in questi mesi – racconta – Per noi deve essere un motivo d’orgoglio sapere che il Milan ha grande fascino. Quando parli con un giocatore, è difficile che ti dica che non vuole venire. Il Milan ha grande storia, grande organizzazione, da 4-5 anni non si trova grandissima continuità ma con questa squadra, questi giovani e giocatori come Higuain e Caldara si può fare solo bene. C’è sempre voglia di lavorare, i ragazzi non mollano mai di una virgola, possiamo fare il salto di qualità”. E chissà che Leonardo non gli regali ancora un rinforzo. “Il mercato chiude il 17, vediamo – nicchia Gattuso – Al 90% la squadra è completa, forse si può fare qualcosa a centrocampo”. Di sicuro c’è l’impressione che il calcio italiano stia rialzando la testa. “Penso che dopo tanti anni per il nostro sistema calcio l’arrivo di Cristiano Ronaldo sia stato un acquisto incredibile – ha ammesso Gattuso – Non a caso si fanno nomi importanti per la Serie A, ad esempio Modric”. Per quanto riguarda invece gli obiettivi per la prossima stagione, “quando indossi la maglia del Milan devi per forza puntare al massimo. Abbiamo fatto dei movimenti importanti, ma anche le altre si sono rafforzate. Sarà lotta aperta per entrare nelle prime quattro. Conosco le difficoltà che potremmo incontrare: ai miei ragazzi dico che non dobbiamo mai accontentarci”. Nella notte italiana, intanto, test con un Barça imbottito di ragazzi del settore giovanile: “sono affascinato dal Barcellona, vedere ragazzi di 17-18 anni interpretare il calcio come fanno loro è bellissimo da vedere e ti fa anche capire che non si può fare un semplice ‘copia e incolla’”.
(ITALPRESS).

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