Gattuso e il Napoli con Insigne per “Scalare Everest Barça”

Napoli pronto per la grande notte. Gattuso arriva al big match contro il Barça con una bella notizia, ovvero il recupero di Lorenzo Insigne. Il capitano ha svolto tutta la rifinitura questa mattina con il gruppo e quindi sarà disponibile per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League in programma domani sera contro il Barcellona al Camp Nou. Dunque, con il numero 24 in campo, non ci sono cambi da fare e sarà confermato il tridente dei piccoli. Al centro ci sarà Mertens mentre a destra Callejon. Il tris di centrocampo è ormai deciso da tempo: Demme in cabina di regia con Fabian e Zielinski sui lati. Lo spagnolo vuole ben figurare contro una delle big del suo paese che lo cerca da qualche mese. A difendere la porta ci sarà Ospina. Davanti a lui Manolas e Koulibaly con Di Lorenzo e Mario Rui sulle corsie. I due terzini sono freschi di rinnovo fino al 2025.
A parlare per primo al Camp Nou in conferenza stampa è stato David Ospina. Gattuso lo ritiene un intoccabile nelle partite che contano. Non solo per l’esperienza ma perché rispecchia il portiere che sa come far ripartire il gioco da dietro.
“Le sensazioni sono buonissime – ha spiegato il colombiano -, quella di domani è una partita che tutti i calciatori vorrebbero giocare. L’abbiamo preparata bene e vogliamo fare grandi cose. Il Napoli ha la personalità e i giocatori per far bene e passare il turno. Messi? Con Leo mi sono confrontato tante volte. Sappiamo il giocatore che è. È il migliore del mondo. Dobbiamo aiutarci tra di noi per fare risultato. Se non c’è la fiducia di vincere le partite meglio non giocare. Noi non vogliamo andare in vacanza, affrontiamo il Barcellona per andare avanti”.
Carico Ospina, determinato come sempre Rino Gattuso, convinto che i suoi ragazzi daranno il massimo pur sapendo che potrebbe anche non bastare. “Sappiamo che per noi sarà molto difficile – ha ammesso il tecnico calabrese – sappiamo che squadra affrontiamo, servirà una grande prestazione tecnica e tattica, forse neanche basterà, in noi c’è la consapevolezza di affrontare grandi campioni”. Per una settimana si è parlato solo del possibile recupero di Insigne. Che a quanto pare è pronto per sfidare Messi. “Lorenzo oggi s’è allenato al 100% con la squadra – ha continuato Gattuso – domani voglio sentire dalla sua bocca che è al 100%, ma se non è al 100% non scenderà in campo, se è al 100% ci darà invece una mano”.
Il Napoli ha giocato fino a sabato scorso mentre il Barcellona ha finito prima. C’è da capire il lungo periodo di quarantena a chi ha giovato. “Ultimamente abbiamo fatto uno sport diverso – ha detto ancora Gattuso -. Il calcio non è questo. Tutto il calcio mondiale è stato bravo a far ripartire la macchina, ma questo non è calcio. Abbiamo giocato ogni due giorni, anche la Coppa Italia. Non so chi abbia avuto più vantaggio. La nostra fortuna è stata raggiungere l’obiettivo Europa con la Coppa Italia, abbiamo fatto tante partite col freno tirato, mi hanno fatto arrabbiare per l’atteggiamento. Nelle ultime 12 partite comunque siamo migliorati nel possesso palla, siamo la squadra che palleggia di più in Serie A, abbiamo creato tanto anche se non abbiamo finalizzato al meglio”. Setien, tecnico del Barcellona, ha detto che il Napoli non è una squadra che si difende facendo i complimenti a Gattuso. Spesso criticato. “Basta saper leggere bene i dati, i numeri – ha risposto Ringhio -. Forse in Italia non lo sappiamo fare e si vuole calcare il mio soprannome, ma i numeri dicono diversamente. Se l’organizzazione tattica viene scambiata col difensivismo non è un mio problema. Da calciatore ho fatto cose importanti con caratteristiche totalmente diverse da quelle che ricerco oggi da allenatore. Ci vuole tempo per togliersi un’etichetta, ma va bene così”.
Intanto domani sera non ci sarà il pubblico al Camp Nou. Con centomila tifosi contro sarebbe stato ancora più difficile difficile. “Un calcio senza pubblico non è calcio – ha ammesso Gattuso -. Il pubblico ti dà vibrazioni, emozioni, ti fa sentire di più la partita. A volte può essere un bene e a volte un male per la squadra di casa, ma il pubblico fa parte del mondo del calcio. Domani ci darà un piccolo vantaggio non aver nessuno sugli spalti perché venire qua e trovare 90 mila persone non era facile”. Non è certo il solito Barcellona quello che affronta il Napoli domani sera. Ma Gattuso non è d’accordo: “Il fatto che non hanno vinto nulla ancora, per la mentalità che hanno, gli dà più forza. Sono abituati a vincere e io so che quando ti abitui a vincerlo poi vuoi farlo sempre. Noi domani abbiamo un Everest da scalare. In questi mesi ho sentito tante barzellette, che il Barcellona non è in forma, ma se vai a vedere ci sono dei calciatori che sono uno spettacolo da guardare”. All’andata il Napoli s ela giocò alla pari. “Li abbiamo colpiti sempre sul palleggio. Quando hanno palla sono a loro agio, quando non ce l’hanno no. Dovremo essere bravi a uscire dalla pressione, dovremo giocare bene tecnicamente e tatticamente. Bisogna ragionare quando abbiamo la palla e quando non ce l’abbiamo. Sembra facile, ma non lo è. Non bisogna avere la presunzione di prenderli sempre in alto perché hanno grandissime qualità”.
Gattuso spiega la differenza della vigilia di queste partite rispetto a quando faceva il calciatore. “Da allenatore è completamente diverso. Non posso dare tensione alla squadra, a cui parlerò domani. Io dico sempre che bisogna ricordare da dove si è partiti, della storia che ti sei scritto da solo. L’ho sempre pensata così. Prima di arrivare a fare queste partite, ci sono state la parrocchia, la spiaggia, i primi calci, le giovanili e tutto il resto. I miei calciatori devono ricordarsi di questo, non gli farà male”.

(ITALPRESS).

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