BARI (ITALPRESS) – “Solo se sarà garantita la loro vocazione al servizio dell’umano, gli strumenti tecnologici riveleranno non solo la grandezza e la dignità unica dell’essere umano, ma anche il mandato che quest’ultimo ha ricevuto di ‘coltivare e custodire’ il pianeta e tutti i suoi abitanti. Parlare di tecnologia è parlare di cosa significhi essere umani e quindi di quella nostra unica condizione tra libertà e responsabilità, cioè vuol dire parlare di etica”. Così Papa Francesco, intervenendo alla sessione del G7 “Intelligenza Artificiale, Energia, Africa/Mediterraneo”.
Il “vigoroso avanzamento tecnologico rende l’intelligenza artificiale uno strumento affascinante e tremendo al tempo stesso ed impone una riflessione all’altezza della situazione. In tale direzione forse si potrebbe partire dalla costatazione che l’intelligenza artificiale è innanzitutto uno strumento – ha sottolineato il Pontefice -. E viene spontaneo affermare che i benefici o i danni che essa porterà dipenderanno dal suo impiego. Questo è sicuramente vero, poiché così è stato per ogni utensile costruito dall’essere umano sin dalla notte dei tempi”.
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