FVG, FEDRIGA: “DIFENDERE SPECIFICITA”

Orgogliosa valorizzazione della specificità del Friuli Venezia Giulia, ma anche apertura a sinergie con altre regioni italiane e Paesi esteri, sicurezza, salute, welfare più snello, sviluppo economico e infrastrutturale, controllo dei flussi migratori. Questi i punti cardinali dell’attività della nuova Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, illustrati stamattina dal Governatore Massimiliano Fedriga al Consiglio Regionale. “La difesa delle specificità passa anche attraverso la capacità di fare rete. Mettere in campo sinergie con Austria, Slovenia e Veneto non implica affatto cedere quote di mercato, ma è prerogativa utile a disegnare strategie più ampie e condivise a beneficio del territorio. Innanzitutto, potenziando le infrastrutture, che devono da un lato offrire sbocchi al sistema economico  e dall’altro stringere la presa in chiave turistica”.  

Parlando di salute e protezione sociale, Fedriga è stato deciso. “Il benessere delle persone sarà al centro della nostra azione. Parlando di salute, qualsiasi intervento deve essere conseguenza di una precisa definizione delle risorse economiche da destinare al Sistema sanitario regionale. Tutto ciò prevedendo un unico punto di governo per la pianificazione, il coordinamento ed il controllo del Servizio sanitario regionale”. Sotto il profilo delle misure di protezione sociale, “l’inclusione sociale non deve essere sinonimo di assistenzialismo. Penso a un welfare leggero, articolato in sei punti, a partire dalla ridefinizione dei criteri di accesso ai servizi sociali e all’edilizia agevolata, attribuendo il giusto peso agli anni di residenza in Friuli Venezia Giulia”. 

E ancora, immigrazione e sicurezza, due argomenti che a Fedriga stanno molto a cuore. “Area di confine con numerosi punti nevralgici, questo è un territorio che necessita di maggiori attenzioni per prevenire che insorgano e, ove opportuno, vengano tempestivamente soppresse criticità che pongano a repentaglio la sicurezza dei cittadini. In tale prospettiva – ha proseguito – la Regione può giocare la propria partita, attraverso la valorizzazione della Polizia locale con il rispristino e il potenziamento degli standard minimi di servizio funzionali alla copertura di almeno tre turni, modulati sulle 24 ore per i Corpi che dispongano di più di 100 operatori, per 365 giorni all’anno”. Polizia locale armata, peraltro: “E’ inevitabile, così come l’installazione di telecamere, l’agevolazione delle attività di controllo del territorio, la creazione di sale operative, anche intercomunali, attive sulle 24 ore. Un mosaico che ritengo essenziale affinché ogni cittadino del Friuli Venezia Giulia si senta davvero libero in casa propria”.

 

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