Furto di Var a Dortmund, ma l’Italia impari che i tempi sono due

Da che parte cominciare? Piove sul bagnato. La Ferrari castigata, il Motta esonerato. Ma è l’Italia che va fuori a Dortmund a avvelenarci la domenica, nonostante un buon secondo tempo rovesciato rispetto a San Siro, la doppietta di Kean, l’intervento di una VAR truffaldina, il rigore del 90′ realizzato da Raspadori: resta un pareggio 3-3 che vale la sconfitta meritata con un primo tempo obbrobrioso che stupisce solo i nesci tanto carini con gli Azzurri dopo la magra di San Siro; mi sono sentito solo nel criticarla. Visto che la Nazionale di Spalletti, accarezzata dalla critica dopo il flop di San Siro, a Dortmund è addirittura peggiorata. Drammaticamente.
Tre gol a zero solo nel primo tempo (1-0 al 30′, Kimmic su rigore, palla del gran Goretzka per Kleindienst atterrato da Buongiorno); 2-0 al 35′ di Musiala (lasciato libero nonostante la splendida esibizione di Milano); 3-0 di Kleindienst, di testa, come a San siro. E Spalletti protestava: non facciamoci venire il complesso delle palle inattive. No? Peggio. In tre giorni Madame Faiblesse l’ho vista addirittura in ginocchio. E scusi Spalletti se ogni tanto ci ricordiamo di Germania 2006 (di Dortmund 2006): io ce l’ho ancora nel cuore.
Insieme a quell’Italia-Germania quattrattrè del ’70 che al…70′ – secondo gol di Kean, bello come quello del 3-1 al 49′ – mi ha fatto sognare il 3-4. E quel rigore del 3 a 3 negato? Fatemi dire: furto di VAR. E il 3-3 di Raspadori? Vicini al miracolo
Nel dettaglio, finalmente un’Italia onesta e decisa nel secondo tempo, ma globalmente quanti errori. Avevo chiesto una difesa agguerrita, una solida marcatura a uomo (il mio amato catenaccio che Mourinho fa mettendo un pullman davanti alla porta, ma lui è lui) e siamo arrivati alla follìa di Donnarumma che litiga con l’arbitro mentre Kimmikh e Musiala lo beffano, 2 a 0. Maldini e Gatti si son persi. Una buona difesa non s’inventa, si istruisce con tante lezioni. Abbiamo avuto l’occasione di aggiustare la partita solo con attaccanti che esibiscono personalità, non gioco di squadra. Eppure, come fu bello e corale quel gol di Tonali…Ma ripeto quel che dissi dopo San Siro: le partite hanno due tempi. Ciao Nations.
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(ITALPRESS).

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