Fuga di notizie sulla cattura di Matteo Messina Denaro, due arresti

MILANO - AUTO GAZZELLA DEI CARABINIERI CON CARABINIERE IN DIVISA, 112 (MILANO - 2014-05-30, ALBERTO CATTANEO) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

PALERMO (ITALPRESS) – Una fuga di notizie riservate, connesse alle fasi successive alla cattura del latitante Matteo Messina Denaro. Con questa accusa i carabinieri hanno eseguito, in provincia di Trapani e Milano, due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, disposte dal Gip del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.
L’accusa è accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, aggravato dalla funzione di pubblico ufficiale, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio e ricettazione.
Nello stesso contesto, sono state svolte perquisizioni, a Milano, sui luoghi nella disponibilità di un terzo indagato, in stato di libertà.
Il provvedimento cautelare riguarda un maresciallo dei carabinieri in servizio in provincia di Trapani, un consigliere comunale della stessa provincia e un giornalista milanese.
Gli indagati, secondo la ricostruzione investigativa dei Carabinieri e della Procura di Palermo, condivisa dal Gip, avrebbero tentato di divulgare, attraverso la pubblicazione su alcune testate giornalistiche online, alcuni documenti ancora coperti da segreto investigativo e inerenti le indagini sulle fasi immediatamente successive all’arresto del latitante, “verosimilmente carpiti – spiegano gli investigatori in una nota – dal maresciallo dei Carabinieri e ceduti da questi al consigliere comunale il quale, probabilmente a scopo di lucro, li avrebbe proposti in vendita al noto giornalista milanese, che avrebbe poi realizzato degli scoop”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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