FROOME RESPINGE DUMOULIN, IL GIRO D’ITALIA È SUO

Tom Dumoulin ci prova ma Chris Froome risponde colpo su colpo e aggiunge il Giro d’Italia alla sua incredibile collezione. Sul tratto finale della salita di Cervinia (19 km al 5%), il campione olandese onora fino in fondo il suo pettorale numero 1 ma le fatiche di queste settimane si fanno sentire e un Froome formato Tour esulta in vista della passerella di domani, sulle strade di Roma, che ufficializzerà il passaggio di testimone. “Una vittoria molto, molto speciale, un sogno, una sensazione incredibile se penso a dov’ero due giorni fa – confessa il 4 volte vincitore del Tour de France, che dopo il trionfo all’ultima Vuelta aggiunge anche la corsa rosa al suo stupefacente palmares – Sono state settimane molto dure, dopo le cadute all’inizio ho vissuto dei momenti molto difficili ma è incredibile essere qui in maglia rosa. E’ stata la battaglia più grande della mia carriera ed è un sogno vincere Tour, Vuelta e ora il Giro tutto consecutivamente. Non c’è niente di più grande”. Oggi Froome non si è dovuto guardare solo da Dumoulin, anzi, a dirla tutta il primo attacco arriva dalla Movistar, che ai piedi dell’ultima salita della 20esima e penultima tappa (Suso-Cervinia di 214 chilometri) accelera in testa al gruppo dei migliori per isolare il leader della corsa. Forte dell’appoggio di Sam Oomen, a una decina di chilometri dal traguardo Dumoulin si alza sui pedali, una, due, tre volte, ma ogni volta il 33enne di origine keniana riesce a stargli a ruota, quasi con irrisoria facilità. E quando torna su pure lo scudiero Poels, all’ennesimo strappo tentato dall’olandese Froome risponde contrattaccando, tanto che al traguardo riesce pure a guadagnare qualche altro secondo per mettere al sicuro la sua maglia rosa.

“Ho dato tutto quello che avevo, sono super, super orgoglioso di me stesso e della squadra – il bilancio di Dumoulin, che chiude a 46″ – Negli ultimi due giorni Froome è stato più forte di me, non ho rimpianti”. In realtà il vincitore del Giro2017 qualche rammarico dovrebbe averlo: se nelle prime settimane, anzichè fare la corsa su Yates, si fosse preoccupato di guadagnare su un Froome in difficoltà, forse oggi la classifica sarebbe diversa visto che lo stesso corridore del team Sky ha confessato che ieri puntava più alla vittoria di tappa che alla maglia rosa. Sorpresa sul terzo gradino del podio: Thibaut Pinot si stacca sul Col Tsecore e crolla (arriverà a oltre 45 minuti) e ad approfittarne è Miguel Angel Lopez, che a Roma arriverà con la maglia bianca di miglior giovane di questo Giro mentre Domenico Pozzovivo deve accontentarsi della quinta piazza. La vittoria di giornata va invece a Mikel Nieve, che taglia il traguardo pollice in bocca per il figlio di cinque mesi e si fa un bel regalo nel giorno del suo 34esimo compleanno. Lo spagnolo salva l’onore della Mitchelton-Scott il giorno dopo la disfatta di Simon Yates entrando nella maxi-fuga di giornata, dove c’è anche Elia Viviani che approfitta dei traguardi volanti per tenersi stretta la maglia ciclamino. Su un percorso ripulito dopo gli atti di teppismo della scorsa notte (vetri e olio sparsi lungo la strada), Nieve sopravvive alla prima scrematura della prima salita e poi, sul Col de St.Pantaleon (16.5 km al 7.2%), stacca gli altri battistrada andando a prendersi la tappa. Domani titoli di coda: a Roma il Giro è pronto a festeggiare per la prima volta un britannico in maglia rosa.
(ITALPRESS).

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