I finanzieri del Gruppo di Milano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Milano, nei confronti di un consulente finanziario, originario del Veneto, iscritto all’A.I.R.E. ed emigrato a Londra. L’uomo è ritenuto responsabile di riciclaggio, aggravato dal carattere transnazionale, individuato nel corso dell’analisi di rischio condotta dal “Pool latitanti fiscali” della Procura della Repubblica di Milano.
Le investigazioni di polizia giudiziaria hanno svelato un articolato sistema di frode fiscale, imperniato sul ruolo svolto da 7 società italiane, con sedi a Milano e Roma, designate dall’organizzazione criminale quali soggetti economici deputati a emettere fatture per operazioni inesistenti nel settore delle sponsorizzazioni sportive. Del sistema hanno beneficiato oltre trenta società su tutto il territorio nazionale, le quali hanno annotato, nelle loro scritture contabili, false fatture per quasi 50 milioni di euro, abbattendo, in tal modo, significativamente la propria base imponibile.
Le ricostruzioni contabili e bancarie svolte dai militari hanno permesso di accertare un fraudolento sistema di sovra fatturazione pari ad oltre l’80 per cento dell’importo indicato nelle richiamate fatture fittizie, confluite poi nelle dichiarazioni fiscali presentate per gli anni dal 2012 al 2016 dalle imprese beneficiarie.