UDINE (ITALPRESS) – “L’Amministrazione regionale mette in campo a sostegno del sistema universitario, a garanzia di attrattività e qualità del nostro territorio, un impegno di significativa entità e soprattutto costante nel tempo, quale dimostrazione della forte attenzione e del rispetto nei confronti dell’Università convinta che questa possa offrire al territorio il suo meglio, le sue eccellenze nei campi della ricerca e della formazione accademica”. Lo ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, Alessia Rosolen all’inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024 dell’Università degli Studi di Udine, il 46. della sua storia. La cerimonia che si è tenuta nell’aula “Marzio Strassoldo” del polo economico-giuridico, ha visto la presenza, fra gli altri, anche della presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Maria Chiara Carrozza che ha tenuto la lectio magistralis dedicata al tema “Ricerca e innovazione: quali prospettive per l’Italia?”.
Dopo l’ingresso del corteo accademico, la relazione del rettore Roberto Pinton e gli interventi dei rappresentanti degli studenti, Rachele Ughetti, presidente del Consiglio degli studenti, e del personale, Francesca Giannelli, componente del Senato accademico si sono susseguiti i saluti istituzionali, fra i quali quello del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni.
Dai dati dell’ultimo programma triennale 2022-2024, come ha evidenziato a margine Rosolen, la Regione ha assegnato al sistema universitario regionale risorse per 27,8 milioni di euro, di cui 19,8 milioni di euro per interventi afferenti la didattica e la ricerca, 5 milioni di euro per gli interventi edilizi e 3 milioni per le infrastrutture di ricerca. Si aggiungono risorse del Fondo sociale europeo della nuova programmazione 2021-2027 per 12 milioni di euro e un finanziamento straordinario di 15 milioni di euro, suddiviso tra le due università e la Sissa in parti uguali, destinato a cofinanziamento dei fondi Pnrr per la realizzazione di interventi edilizi. Nel 2023 è stata approvata una nuova misura a sostegno dell’alta formazione finanziata dal Fse+. Con 9 milioni di euro, suddivisi tra la Sissa e gli Atenei di Trieste e Udine, la Regione sostiene dottorati di ricerca, assegni e progetti di ricerca, tecnologi e ricercatore a tempo determinato di tipo A. Quanto al diritto allo studio universitario, Rosolen ha ricordato a margine l’importo delle borse studio che si stima di assegnare per l’anno accademico 2022-2023 pari a 23 milioni di euro per circa 6.330 aventi diritto in tutto il territorio regionale. “Continueremo a garantire le borse di studio al 100% agli studenti universitari che hanno requisiti di reddito e di merito” ha rimarcato l’esponente della Giunta Fedriga sottolineando anche la capacità dell’ateneo udinese di essere all’avanguardia nel modificare gli approcci del passato mostrando come l’innovatività si declina nella multidisciplinarità.
“Nell’anno accademico precedente, le borse erogate ammontavano a circa 17 milioni di euro – ha specificato ancora Rosolen – le maggiori risorse saranno assegnate agli studenti non solo grazie ai fondi Pnrr ma anche a un finanziamento regionale di oltre 7 milioni di euro. Nel bilancio 2024-2026, che verrà approvato entro la fine dell’anno dal Consiglio regionale, sono previsti interventi pluriennali su edilizia abitativa per studenti universitari di 50 milioni di euro”. La prolusione è stata tenuta da Silvio Brusaferro, ordinario di Igiene generale e applicata, già presidente dell’Istituto superiore di sanità, su “Salute e benessere per le comunità: il contributo della sanità pubblica”. L’inaugurazione dell’anno accademico si è chiusa con il tradizionale inno del Gaudeamus, eseguito dal Coro “Gilberto Pressacco” e dall’Orchestra dell’Ateneo.
foto: ufficio stampa regione Friuli Venezia Giulia
(ITALPRESS).