MUGGIA (ITALPRESS) – Parlare con genitori e insegnanti non appena sorga il minimo sospetto su qualsiasi rischio che possa emergere dai social, perchè alle volte affrontare prima l’argomento può fare la differenza prevenendo che possa accadere qualcosa di più grave. Questo, in sintesi, l’invito rivolto oggi a Muggia dall’assessore regionale alle Autonomie locali e alla Sicurezza Pierpaolo Roberti a un gruppo di studenti delle scuole secondarie di primo grado Nazario Sauro di Muggia e Giancarlo Roli di San Dorligo della Valle nel corso della tappa dell’iniziativa “Una vita da social”, realizzata nell’ambito della campagna educativa itinerante della Polizia di Stato e del Ministero dell’Istruzione. Nell’occasione i ragazzi hanno avuto di modo di ascoltare i suggerimenti delle Forze dell’ordine sul fenomeno del cyberbullismo e sui rischi connessi all’uso dei social network.
Come ha spiegato il rappresentante della Giunta regionale, mentre il pericolo legato agli episodi di bullismo all’interno di una scuola – vista la costante presenza degli insegnanti – è più semplice da individuare, i rischi dei social sono invece più subdoli in quanto connessi a un mondo chiuso, all’interno del quale le relazioni si muovono dentro un perimetro in cui il minore si trova da solo davanti al pericolo di rapportarsi con chi non è quello che dice di essere. Da qui, come ha sottolineato l’assessore, la necessità di sensibilizzare i ragazzi non solo a un uso responsabile della rete ma anche dei social, tenendo sempre la guardia alta di fronte ai rischi e non rimanendo in silenzio davanti a qualcosa di anomalo.
Oltre all’esponente dell’Esecutivo regionale, hanno partecipato all’evento anche il sindaco di Muggia, il questore e il prefetto di Trieste Pietro Ostuni e Pietro Signoriello, oltre al procuratore della Repubblica del Tribunale del capoluogo giuliano Antonio De Nicolo.
foto: ufficio stampa regione Friuli Venezia Giulia
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